BANDIERA
Francesco Totti, Alessandro Del Piero, Paolo Maldini, Javier Zanetti… nomi che, per chi ama il calcio, sono e resteranno incisi nella storia. Stiamo parlando delle bandiere, non certo quelle che sventolano, ma dell’appellativo appunto “bandiera” che indica il successo di una vita di un calciatore.
Bandiera, infatti, nel linguaggio calcistico, significa: “Calciatore che dedica quasi tutta la sua carriera per una squadra”.
Tu con lui inizi un “progetto” da bambino e lo porti avanti. Non ti perdi neanche una sua partita e a con gli amici giochi solo e soltanto con la sua maglietta. Se segni, prima di tutto imiti la sua classica esultanza e poi cominci a urlare a squarciagola il suo nome. Da ragazzo la storia non è molto diversa perché adesso che hai il cellulare le sue partite le vedi anche quando non sei a casa sdraiato sul divano con la sciarpa e la maglia del tuo idolo. Come tutti i calciatori ha un inizio, un massimo livello e, sfortunatamente, una fine. “La fine”… quel momento in cui l’arbitro esegue il triplice fischio e tu sai già che quel signore che ti accompagna sin da bambino non lo vedrai più fare quei gol, quei tocchi di classe, quelle scivolate o quella parata (a seconda del suo ruolo). Lì, in quell’istante, nella tua mente cominciano a passare via via tutti i ricordi legati alla tua bandiera: i gridi di gioia, i bronci, le amarezza per le sconfitte e il sogno di poterlo incontrare e passare anche solo qualche minuto insieme a lui; o magari, di poter dare il cinque a quell’uomo che ha segnato una parte della tua vita.
E quando arriva il momento in cui sai che non lo vedrai più giocare, i ricordi scorrono insieme alle lacrime di commozione.
Ovviamente accanto alle bandiere leggendarie ci sono anche quelle locali: quei giocatori che pur non facendo carriera nel grande calcio, animano le emozioni dei tanti tifosi delle piccole squadre. Per Modica ricordiamo Pietro Scollo (Zio Pietro) ed Emanuele Sarta: due giocatori che hanno dato la vita per il Modica Calcio.