Catania, oggi la presentazione dell nuovo dirigente del commissariato Librino
Sempre al centro dell’attenzione e dell’attività di prevenzione e di contrasto alla criminalità da parte della Polizia di Stato, il Commissariato Librino, negli ultimi, anni ha vissuto una profonda innovazione logistica e strumentale.
Nuova la sede, adesso nella prestigiosa e più confacente sede di villa Nitta, nuove dotazioni nel parco veicolare e… nuovo anche il dirigente: il Vice Questore Aggiunto Salvatore Tito Cicero, già a capo della Squadra Mobile di Vibo Valentia e recente “riacquisto” della Questura di Catania, da dove – era la fine del 2010 – era stato trasferito per prendere le redini della Squadra Mobile di Siracusa.
Un curriculum notevole, quindi, per un Commissariato “bello tosto”: infatti, a fronte di un “bacino d’utenza” di tutto rispetto (solo per citare un esempio, sono circa un migliaio i pregiudicati sottoposti a misure di prevenzione, misure cautelari e altro, gestiti dal Commissariato), si è registrato un rilevante incremento dell’attività di contrasto alla criminalità. Per lo scorso anno 2016, i dati numerici parlano dell’individuazione dei responsabili di oltre il 50% dei furti denunciati, delle lesioni dolose e dello stalking, con un totale di 33 persone arrestate e 224 denunciate a “piede libero”.
Nel corso dei primi cinque mesi del 2017, le persone arrestate assommano già a 21 e un centinaio sono quelle denunciate a “piede libero”.
Di grande rilievo la lotta al traffico di stupefacenti, con gli oltre 8 kg. di marijuana sequestrati nei primi cinque mesi dell’anno, e l’attività di contrasto all’illegalità che si nasconde dietro la gestione di alcune sale gioco e scommesse: ammonta già a 157.610 euro il valore dei beni sequestrati in quest’ambito.
Sul fronte della lotta alla criminalità organizzata, ricordiamo i due esplosivi rinvenuti all’interno del “palazzo di cemento” e le armi, tra le quali 1 kalashnikov, sequestrate a carico d’ignoti.
D’altronde, il quartiere Librino conta oltre 100.000 abitanti, infatti, all’inizio era noto come “città satellite”; ma si deve anche considerare che il Commissariato di P.S. estende la sua competenza territoriale comprendendo anche i rioni San Giorgio, Villaggio Sant'Agata, Zia Lisa, Fontanarossa, Primosole, Pantano d'Arci, Pigno, Passo Martino, Plaia, Sigonella, Villaggio Santa Maria Goretti, fino a spingersi ai confini provinciali.
E se, da un canto, l’assetto urbanistico del territorio – per lo più caratterizzato dalla presenza di edilizia popolare e di rari esercizi commerciali se non i grandi complessi recentemente nati nella zona “Pigno”, “Cubba” e nella Zona Industriale – rende quest’area più sensibile alla devianza, con una conseguente maggiore incidenza della malavita, è pur vero che, oltre alla già cennata opera di contrasto alla criminalità, i poliziotti sono pure impegnati nel dialogo con i cittadini e nella divulgazione della legalità, soprattutto attraverso il continuo contatto con le scuole.
E proprio le scuole rappresentano il punto nodale della politica di legalità che il Questore Giuseppe Gualtieri intende applicare al territorio catanese, specie nei quartieri maggiormente svantaggiati, come quelli ricadenti nella competenza del Commissariato Librino, la cui plus valenza è costituita dalle fasce giovanili che s’incontrano nelle scuole, trovando in esse un punto d’aggregazione, che possono e devono considerarsi presidî di legalità vera.
Un concetto, quello del Questore, che vuole allargarsi anche a tutte quelle strutture capaci di creare aggregazione, in special modo le strutture sportive, pur sempre presenti anche a Librino, attraverso le quali, in sinergia con le altre Istituzioni e tutte le forze sociali, possa realizzarsi un momento di partecipazione attiva al vivere civile, allo scopo di gettare le fondamenta per la costituzione di una nuova coscienza sociale, allo scopo di far uscire dall’isolamento un quartiere che, fino ad oggi, è stato considerato un “quartiere dormitorio”.