Morto sul lavoro a Misterbianco, l'Ugl: sicurezza sia priorità
"Rimaniamo costantemente inermi e attoniti davanti alla lunga scia di sangue che continua a macchiare il nostro territorio in nome di un lavoro in cui la questione della sicurezza del lavoratore rimane un'opzione anziché la priorità". Lo dice a nome della Ugl di Catania il segretario territoriale Giovanni Musumeci, esprimendo "la vicinanza ed il cordoglio" del sindacato alla famiglia dell'operaio edile Angelo Aleo, morto ieri a Misterbianco. "Non abbiamo più lacrime - aggiunge il sindacalista - per piangere l'ennesimo evento tragico, ma ci è rimasta tanta voce per urlare la rabbia per tutte le nostre richieste di attenzione sul tema fino ad oggi cadute nel vuoto. Nella nostra realtà, così come in Sicilia e nel resto d'Italia, si trattano quotidianamente decine di urgenze e non comprendiamo ancora come mai quella delle morti bianche non è trattata alla pari rispetto a tutte le altre emergenze, ma rimane pericolosamente in secondo piano". "Non si può morire di lavoro - continua e per lavoro -conclude Musumeci - motivo per cui rinnoviamo la nostra protesta vibrante per pretendere azioni incisive di contrasto del triste fenomeno della carenza di sicurezza nei luoghi di lavoro come il potenziamento dei servizi di controllo oltre al necessario incremento delle iniziative di sensibilizzazione a partire da i banchi di scuola".