"Scoop", il giornale corrotto
Harry lavorava al giornale “SCOOP”, che si occupava di notizie di piccola e media importanza.
Un giorno, il capo redazione John Roswell venne allarmato nello studio dove i giornalisti lavoravano, dicendo:- Buongiorno a tutti miei cari giornalisti...oggi, per la prima volta nella storia di “SCOOP”, avremo una notizia più importante delle altre da sviluppare! Ma vi preannuncio una cosa: l’articolo sarà portato avanti dal giornalista più meritevole di tutti!-
I giornalisti in coro gli risposero con grinta:-Certo capo, faremo del nostro meglio!-.
Era ormai trascorsa una settimana di duro lavoro, quando Harry, appena uscito dalla redazione, vide un suo collega, Daniel Bryan, a colloquio con John Roswell. Harry era un tipo alquanto curioso, quindi non poteva non origliare: accostò alla porta l’orecchio e sentì che Daniel cercava di corrompere il capo-redazione: -Sai John ...ci conosciamo da molto...siamo amici...insomma...un piccolo favorino innocente non cambia di certo il destino di qualcuno: non lo saprà nessuno e tutti penseranno che tu mi abbia scelto perché hai voluto premiare il mio impegno, o sbaglio?-
-Vedi Daniel, neanche a me cambierebbe qualcosa...ma è una questione di correttezza- affermò Roswell, interrotto però dalla mano di Daniel che, aprendosi, porse una mazzetta di banconote da 100$. -Lasciati tentare, caro John- e fu proprio quello che fece, prendendo con una mano la mazzetta e salutandolo con l’altra.
Harry, invece, aveva visto il suo sogno andarsene definitivamente, visto che non aveva neanche le prove per dimostrare lo sporco affare. Il lunedì seguente John Roswell venne per annunciare il giornalista che doveva occuparsi di quella traccia. Tutti erano ansiosi per il verdetto finale, ma Harry era l’unico che non aveva nessuna speranza. -Ragazzi, buongiorno! - esclamò Roswell - Non offendetevi per la scelta e prendetela come spunto per migliorare in futuro. Io ho scelto... - disse in mezzo ad un silenzio di tomba - Daniel Bryan!-
Nessuno applaudì, ma Harry si alzò e protestò: -John, io so tutto del fatto che Daniel ti ha condizionato a scegliere e ne sono alquanto amareggiato. Sta a te decidere se raccontare tutto o tenervelo per voi: ma io so solo che qui non ci resto.-
E cosi, dopo che ebbe finito di parlare, prese le sue cose e se ne andò, per non tornare mai più.