Barbagallo (Pd) ricorda l'eccidio di 81 anni fa a Castiglione di Sicilia
In un'epoca in cui, come quella che stiamo vivendo, assistiamo al maldestro tentativo di riscrivere la storia in particolare quella che ha caratterizzato la liberazione dell'Italia dalla prepotenza e dalla crudeltà nazifascista, oggi più che mai dobbiamo parlare di una strage dimenticata. Un eccidio - il primo compiuto dai tedeschi contro la popolazione civile, ancor prima di Santa Maria di Stazzema e di Marzabotto - ed avvenuta in un piccolo paese alle falde dell'Etna. Proprio a Castiglione di Sicilia, il 12 agosto di 81 anni fa, la divisione Goering, in ritirata, giustizia 16 civili inermi. Oltre 300, invece, i civili arrestati e poi rilasciati. E' stato il primo eccidio di cui si macchiarono i nazisti in Italia, poco prima della firma dell'armistizio, avvenuto da lì a poco, il 3 settembre del '43". Lo dice il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barabgallo, ricordando le 16 vittime dell'eccidio di Castiglione di Sicilia ad opera dei nazisti. Ad essere fucilati sono stati:
Nicolò Camardi, Francesco Cannavò, Giuseppe Carciopolo, Antonino Calano, Nunzio Costanzo, Giovanni Grifò, Giovanni D'Amico, Francesco Di Francesco, Salvatore Di Francesco, Giuseppe Ferlito, Vincenzo Nastasi, Salvatore Portale, Santo Purello, Giuseppe Rinaudo, Carmelo Rosano e Giuseppe Seminara. In seguito a questa strage, nel 2002 la presidenza della Repubblica ha conferito a Castigione di Sicilia la medaglia al valore civile "La Sicilia - prosegue - ha pagato un grande tributo per la liberazione dal regime nazifascista e non possiamo permettere che - conclude - ciò venga dimenticato o, peggio ancora, ignorato".