Siccità, vescovo di Acireale incontra assessore regionale all'Agricoltura
L'Assessore regionale Salvatore Barbagallo con delega all'Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca mediterranea ha incontrato monsignor Antonino Raspanti, Presidente della Conferenza Episcopale Siciliana e vescovo della diocesi di Acireale. E' quanto si legge in una nota.
Durante il colloquio, che si è tenuto nel Palazzo Vescovile acese, "sono state discusse - prosegue la nota - le principali sfide che interessano il settore agricolo, con particolare attenzione alle problematiche sociali ed economiche che impattano le comunità locali". Presente all'incontro con la stampa anche il consigliere comunale acese Matteo Sapienza.
L'incontro tra l'Assessore Barbagallo, nominato dal Governatore della Regione Siciliana Renato Schifani, ed il presidente della CESi Raspanti "è stato di grande importanza - sottolinea la nota - poiché ha messo al centro dell'attenzione questioni decisive quali l'ambiente e l'emergenza idrica, che rappresentano sfide pressanti per l'Isola. In una regione come la Sicilia, dove l'agricoltura costituisce una parte vitale dell'economia e della cultura locale, le condizioni climatiche avverse stanno causando effetti non solo sulle produzioni agricole ma anche sul tessuto socioeconomico".
"Discutere di ambiente - dichiara l'assessore Barbagallo - significa affrontare il problema della sostenibilità delle pratiche agricole, cercando di bilanciare la produttività con la necessità di preservare le risorse naturali. La siccità è un fenomeno che richiede soluzioni innovative e coordinate, come l'adozione di tecnologie per l'irrigazione efficiente, la gestione oculata delle risorse idriche e l'implementazione di politiche agricole che incentivino la resilienza dei sistemi produttivi".
"Quest'incontro - afferma il vescovo Raspanti - può essere visto come un segnale positivo di collaborazione tra le istituzioni e le organizzazioni che operano sul territorio, mirato a trovare soluzioni comuni per affrontare le sfide ambientali che minacciano non solo l'agricoltura ma l'intero ecosistema regionale".