Pnrr, pensionati della Regione: noi trattati come i riservisti
C'e' chi, come Vladimir Putin, richiama i riservisti per inviarli a combattere in Ucraina, e c'e' chi, come la Regione Siciliana, richiama i burocrati pensionati per la 'battaglia' del Pnrr, che per l'Isola rischia di trasformarsi in una Waterloo. "Il richiamo in servizio di ex impiegati regionali, oggi in quiescenza, per consentire la spesa di fondi del Pnrr e' un insulto nei confronti dei tanti dipendenti attualmente in organico che aspettano da decenni di essere riqualificati e riclassifica
ti, nonche' di tantissimi giovani siciliani che hanno titoli e qualifiche ma non riescono ad entrare appieno nel mondo del lavoro", afferma il segretario territoriale della Ugl di Catania, Giovanni Musumeci.Da anni - prosegue - ci battiamo in favore di tutti i lavoratori di categoria A e B che attendono un segnale importante come quello della riqualificazione e poi della riclassificazione. Sono numerosi, dislocati nei vari uffici regionali, ma quasi sempre dimenticati. Eppure molti di loro nel contempo si sono formati in modo autonomo e, oltretutto, negli anni hanno preso il posto proprio di coloro che sono andati in pensione e, quindi, in quasi tutti i casi svolgono la mansione superiore con abnegazione e spirito di servizio. Senza essersi mai lamentati. Fuori invece ci sono tantissimi laureati o brillanti diplomati che stanno a guardare, mentre anche le procedure concorsuali attivate (solo per i Centri per l'impiego o per pochi altri uffici) vanno a rilento quando invece c'e' bisogno di correre. Se ora ci troviamo in queste condizioni le responsabilita' sono di chi non ha programmato adeguatamente il ricambio interno prima di tutto, lasciando nel limbo per anni i dipendenti appartenenti alle categorie A e B come abbiamo sempre denunciato. In secondo luogo si potrebbe e dovrebbe fare di piu' sui concorsi, agevolando tutti gli scorrimenti di graduatoria possibili per poi lasciare spazio a procedure smart, come dettato dai regolamenti in vigore. Troppo semplice evitare questo per rifugiarsi ancora una volta nell'ausilio delle unita' in pensione, la cui immissione in servizio e' senz'altro immediata e assai meno .