Palermo, Gigi D'Alessio rifiutò l'ingaggio del boss Graviano
"Graviano racconta che quando il figlio fece la prima comunione, nel 2006, e lui si trovava nel carcere di Spoleto, il ragazzo gli chiese se poteva ingaggiare Gigi D'Alessio, il quale, dopo avergli dato la disponibilità rifiutò l'invito perché seppe chi era lui". E' la sintesi del racconto fatto dal boss Graviano, che non sapeva di essere intercettato, al detenuto con cui trascorreva l'ora d'aria nel carcere di Ascoli Piceno. La vicenda è riportata dalla Dia e depositata agli atti del processo sulla trattativa Stato-Mafia.
"Graviano - proseguono gli investigatori - definisce il cantante 'pezzo di infame', perché aveva rifiutato il suo invito, mentre non aveva rifiutato quello dei Marcianise e dio altri soggetti malavitosi".