Modica, maltrattati all'asilo: il video choc della polizia
"Alzati, ti do tanti di quegli schiaffoni. Sei un bambino insopportabile". E ancora: "Non ti sopporta più nessuno, guarda che schifo, fai a casa ad asciugarti il naso". "Ti arrivano tanti di quegli schiaffoni brutto maleducato! Non deve venire a scuola uno di questi, deve stare a casa sua, perchè e' un bambino che non si sopporta piu'". Sono solo alcune delle intercettazioni effettuate dalla Squadra mobile di Ragusa per le quali due insegnanti d'asilo di Modica sono state rinviate a giudizio dal Gup di Ragusa.
Il rinvio a giudizio è conseguenza del rigetto, da parte del Gip, della richiesta della procura della Repubblica di applicazione della misura cautelare. Il giudice per le indagini preliminari all'epoca aveva valutato non sussistente l'abitualità, che rappresenta uno degli elementi costitutivi del reato di maltrattamenti. Le indagini hanno avuto inizio nel giugno 2016 in seguito alle preoccupazioni e successive segnalazioni di alcuni genitori che non riuscivano a comprendere perchè i loro bimbi non volessero piu' andare all'asilo. Dapprima i genitori avevano segnalato questo malessere al preside ma, nonostante l'impegno del dirigente, non avevano ottenuto alcuna risposta positiva considerato che le due donne continuavano ad esercitare la loro attività in quelle classi. Le indagini avviate dalla Squadra mobile di Ragusa immediatamente dopo le prime segnalazioni e coordinate dalla procura della Repubblica iblea sono state particolarmente delicate e sono state portate a termine a novembre scorso. I difensori delle imputate, appena dopo il rinvio a giudizio, avevano fatto notare che nel provvedimento del giudice per le indagini preliminari, con il quale si respingeva la richiesta di misura cautelare, si precisava che "non erano emersi dalle indagini elementi tali da far presumere comportamenti violenti, minacciosi o vessatori nei confronti degli alunni ne' che tali comportamenti abbiano avuto una gravita' tale da cagionare sofferenze psichiche e fisiche agli alunni". La prima udienza del dibattimento si terra' il 5 marzo 2018.