Medico di Salerno scopre nuova forma di tumore alla tiroide
Si chiama "Black Ink", letteralmente inchiostro nero, la nuova forma di tumore alla tiroide scoperta dal medico salernitano Ersilio Trapanese, originario di Pontecagnano Faiano e residente a Cava de' Tirreni. Specialista in ecografia interventistica e senologia, lo scienziato ha individuato una lesione tiroidea mai censita prima. "Si tratta di un microfocolaio non nodulare ma gelatinoso - dice Trapanese - che sembra una macchia di inchiostro nero di forma radiale". Il lavoro, durato circa due anni e mezzo tra attivita' di ricerca, scrittura e traduzione, ha coinvolto 380 pazienti, di cui 273 femmine e 107 maschi, ed e' stato condotto su microcarcinomi. "Abbiamo effettuato - spiega Trapanese - biopsie sui 13 microfocolai e ne e' venuto fuori che la prima fascia, quella dai 4 ai 7 millimetri, e' risultata senza metastasi. Invece per l'altra fascia, dai 7 millimetri in su, e' risultato un paziente con metastasi linfonodale a distanza di dodici mesi. Questo studio vuol dimostrare che e' importante agire tempestivamente con la chirurgia sui microfocolai di piccole dimensioni, che siano al di sotto dei 7 millimetri, onde evitare il rischio metastasi". La ricerca, pubblicata dalla rivista indiana "Ijar" (Indian journal of applied research), ha la supervisione del professor Giulio Tarro, virologo di fama internazionale candidato al Nobel. "Quando abbiamo inviato il nostro lavoro all'Ijar - aggiunge Trapanese - in 48 ore e' stato accettato e pubblicato. E' un record, perche' solitamente gli esperti della rivista impiegano da uno a sei mesi per verificare il tutto". Secondo il team di ricerca, se individuata con una diagnosi precoce la nuova lesione tumorale, un intervento chirurgico evita trattamenti di chemio e radioterapia.