Papa Francesco crea 13 nuovi cardinali e ricorda i valori della lealtà
Il Papa ha creato tredici nuovi cardinali ed ha subito ricordato loro il valore della "lealtà" che nasce dalla consapevolezza di avere ricevuto compassione. "Diversamente non si può essere leali" e si gioca a condannare e distruggere. E' un messaggio forte quello che arriva da Papa Francesco nel Concistoro che si colloca in un momento ancora difficile per la Chiesa, alla vigilia del Sinodo per l'Amazzonia, che già crea divisioni, e nel turbine dei nuovi scandali finanziari che toccherebbero anche stretti collaboratori del pontefice. "Tanti comportamenti sleali di uomini di Chiesa dipendono dalla mancanza di questo senso della compassione ricevuta, e dall'abitudine di guardare da un'altra parte, dall'abitudine dell'indifferenza", ha detto il Papa aggiungendo: "Ho compassione per quel fratello, per quel vescovo, quel prete? Oppure sempre distruggo con il mio atteggiamento di condanna, di indifferenza?". Dalla consapevolezza di avere ricevuto compassione "dipende la capacità di essere leale", ha aggiunto. La nuova 'squadra' che arriva in conclave è immagine di quella Chiesa in uscita, antipopulista e pro migranti, cara a Papa Francesco. L'immagine simbolo del Concistoro di oggi è infatti la croce scelta da padre Michael Czerny: un pezzo di legno preso da un relitto di un barcone arrivato a Lampedusa carico di migranti. Gesuita, responsabile della questione migranti in Vaticano, in 24 ore è passato dall'essere sacerdote, vescovo (ieri), e oggi cardinale. Con lui un altro gesuita, monsignor Jean-Claude Hollerich. Anche qui una immagine simbolo: la foto postata sui social con Luca Casarini, Beppe Caccia e don Mattia Ferrari di Mediterranea. "Voi fate davvero il lavoro di Dio", ha detto il neocardinale alla ong. E, parlando con i giornalisti l'arcivescovo di Lussemburgo ha evidenziato che compito prioritario dell'Europa è "salvaguardare la democrazia dai populismi e dalle loro false promesse". Sono in tutto tredici i nuovi cardinali, quelli che in gergo comune venivano definiti 'principi' della Chiesa ma che oggi, con il pontificato di Bergoglio, sono invece i rappresentanti delle periferie geografiche ed esistenziali del pianeta. Tra loro c'è l'italiano Matteo Zuppi, una vita al fianco degli ultimi di Roma con Sant'Egidio prima di approdare come arcivescovo alla diocesi di Bologna. Una porpora che è un riconoscimento per il 'prete di strada', mentre diocesi italiane che erano tradizionalmente sedi cardinalizie, come Milano o Venezia, restano in attesa. Dal Congo al Guatemala, dal Marocco all'Indonesia, i nuovi cardinali arrivano anche da Paesi dove i cristiani sono esigua minoranza e Paesi da dove ogni giorno in tanti partono in cerca di un futuro migliore. Dei cardinali due sono nati in Spagna, uno in Portogallo, uno a Cuba, uno in Repubblica Ceca, uno in Gran Bretagna e uno in Lituania, e in diversi continenti svolgono la loro missione: uno in Asia, due in America latina, tre in Africa, tre in Europa. E' una importante parte di elettori al prossimo conclave che disegna la Chiesa del dopo-Bergoglio sempre più a sua immagine e somiglianza.