Sinistra comune, il Palermo Calcio non vada in mano a neonazisti
"La società Palermo calcio non può finire in mano ad una società controllata da un sistema finanziario legato alle forze fasciste europee. Siamo preoccupati per un scelta che ci sembra inaccettabile. Non può diventare la succursale di una holding neo-nazista: sarebbe una ferita per la storia della città, per i cittadini palermitani e per i tifosi rosanero". Lo affermano i consiglieri comunali di Sinistra Comune dopo notizie di stampa secondo cui l'azionista di maggioranza di Arkus network, la società che dovrebbe acquistare il Palermo calcio sarebbe Stefano Pistilli che avrebbe legami con l'estrema Destra. "Il gruppo di Sinistra Comune - continua - non consentirà che il patrimonio della città finisca nelle mani di soggetti politici che, secondo la Costituzione Italiana, dovrebbero essere dichiarati fuorilegge. Se si dovesse confermare l'acquisizione da parte Arkus non vi sarebbero le condizioni per rinnovare la convenzione dello stadio col Palermo calcio, anche per non disonorare la memoria Renzo Barbera, storico presidente a cui è intestato lo stadio, che nel luglio del 1943, quando era un giovane militare, sfuggì alla fucilazione dei nazisti saltando da un camion tedesco". Pistilli, nato ad Albano Laziale e residente a Londra, sarebbe detentore dell'89,59% delle quote di Arkus tramite la Gepro Investments Partners Limited, una compagnia londinese della quale è entrato a far parte lo scorso 18 ottobre. Le restanti azioni di Arkus sono detenute da High Share Holding (4,18%), Antonio Priori (2,9%), Federico Lombardi (2,88%) e Carlo Orazio Accardi (0,45%). "Le notizie sono preoccupanti - aggiungono i consiglieri di Sinistra Comune - è necessaria una presa di posizione di Mauro Balata, presidente della Lega Calcio di Serie B. Mentre la squadra è impegnata nel tentativo difficile di riconquistare la serie A, è inaccettabile che si consegni la passione sportiva di un'intera città nelle mani di un gruppo di neonazisti che utilizza la finanza globale per fare propaganda xenofoba e razzista. Tale scelta - concludono i consiglieri di Sinistra Comune - sarebbe in contraddizione anche con i valori dello sport e con le politiche inclusive ed antirazziste promosse dalla Fifa e dalla Uefa".