"Caso Fadil", pm di Milano: malattia o avvelenamento hanno pari dignità
Le ipotesi che la morte di Imane Fadil, una delle testimoni chiave del processo Ruby, sia dovuta a una malattia rara o ad avvelenamento sono sullo stesso piano e "hanno pari dignità". E' quanto hanno spiegato il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio che coordinano le indagini sul caso della modella marocchina, aggiungendo che ancora non si sa la data dell'autopsia, che sarà decisiva. L'esame inizierà con alcuni prelievi di organi per accertare la presenza di radioattività.