Palermo, appalto da 5 milioni per il restauro del Castello Utveggio
Sovrasta Palermo, adagiato sul monte Pellegrino. Fu anche un grande hotel di lusso e, per poco tempo, pure casinò. Al via il restauro del Castello Utveggio, che fu inaugurato nel 1934: potrà tornare ai fasti del passato, seppure con nuove vesti, grazie ai lavori da oltre cinque milioni di euro iniziati ieri dalla impresa che ha vinto l'appalto bandito dalla Regione siciliana: Coser s.r.l. e Italiano Costruzioni avranno 9 mesi di tempo per aprire le porte al nuovo polo del turismo "congressuale" con vista sulla Conca d'oro. Lo rende noto il Giornale di Sicilia. È prevista la realizzazione di due sale conferenze, da 170 e 65 posti, di una sala con tavolo riunione da 24 posti e di una sala stampa da 28 posti. Tutti gli ambienti verranno dotati di un sistema di traduzione simultanea multilingue, oltre che dei sistemi tecnologicamente avanzati in materia di connettività in fibra ottica, protetti con sofisticati sistemi di salvaguardia, l'interconnessione alla rete regionale e la fornitura degli apparati di sicurezza a protezione dell'infrastruttura. Via i vecchi ascensori, sostituiti da quelli di ultima generazione e sopratutto panoramici: una chicca rivolta ai partecipanti (si spera moltissimi) di grandi eventi. Particolare riguardo sarà dato alla conservazione, nel suo stato originario, della stanza che ha ospitato nel 1995 il pontefice Giovanni Paolo II, che si trovava in città per una visita pastorale. I lavori prevedono una ristrutturazione complessiva del sito in tema di impiantistica e di adeguamento complessivo alle normative in materia di sicurezza. Il palazzo non ebbe mai una funzione militare, infatti la costruzione dell'edificio iniziò nel 1928, venne ultimato nel 1933 ed inaugurato l'anno successivo. "Faremo in modo che questo immobile venga restituito alla città - ha detto il presidente Renato Schifani ieri durante la consegna dei lavori del castello . Sarà uno splendore". L'obiettivo, adesso, è quello di affidare entro la fine dell'anno anche le opere da realizzare per frenare lo sbriciolamento su due versanti della montagna. La Regione ha già stanziato per questi interventi 17 milioni.