Casa dell'acqua nel carcere di Siracusa, è il primo distributore in Italia
I detenuti della casa circondariale di Siracusa sono gli unici in Italia ad avere gratuitamente l’acqua da bere. Da stamattina, infatti, è pienamente in funzione la casetta dell’acqua collocata all’interno della struttura, novità che risponde a un’esigenza rappresentata al sindaco Francesco Italia e all’assessora alle Politiche sociali, Barbara Ruvioli, dal Garante delle persone private della libertà, Giovanni Villari, e dal direttore della casa circondariale, Aldo Tiralongo.
L’impianto, in tutto uguale agli altri 8 collocati in città, è stato realizzato dalla Siam, che stamattina all'inaugurazione era rappresentata dall’amministratore delegato Paolo Mazzara e da Giuseppe Marotta. Presenti anche il Garante dei detenuti per la Sicilia, Santi Consolo, e il direttore generale dell’Asp 8, Alessandro Caltagirone.
«Nell’ambito delle nostre possibilità, che in materia di carceri non sono tantissime, cerchiamo sempre – ha affermato il sindaco Italia – di farci trovare pronti quando si tratta di andare incontro alle esigenze dei detenuti. Siracusa è stata la prima città in Sicilia ad avere istituito il Garante della persone private della libertà, figura che ancora oggi è presente solo a Palermo, così com’è da sottolineare che l’inaugurazione di oggi e l’approdo di una bella collaborazione tra diversi soggetti pubblici e privati e per la quale ringrazio l’assessore Ruvioli, la direzione del carcere e la Siam. La riabilitazione sociale passa anche dalla riconoscibilità delle istituzioni che si prendono cura dei detenuti in quanto persone che vanno accompagnate e non emarginate per gli errori commessi. Il gesto di oggi, tutt’altro che piccolo, va in questo senso ma – conclude il sindaco Italia – voglio ricordare anche la sartoria del progetto “Le tele di Aracne” con la quale ci siamo spinti oltre, preoccupandoci di offrire un’opportunità di lavoro dopo il carcere».
L'impianto di Cavadonna, il nono realizzato dalla Siam nel territorio siracusano, fornirà acqua potabile per circa 700 persone, che ne potranno usufruire gratuitamente e senza alcun costo per l’amministrazione comunale. Tutti gli aspetti tecnici e gestionali sono contenuti in un protocollo d’intesa che è stato sottoscritto stamattina da Comune, direzione della casa circondariale e Siam nelle persone di Italia, Tiralongo e Mazzara.
«Un impianto apparentemente semplice come una cassetta dell’acqua – ha detto l’assessora Ruvioli – diventa, all’interno di una struttura carceraria, una risorsa fondamentale per ridurre i disagi dei detenuti. Poter disporre liberamente di acqua potabile controllata, oltre a soddisfare un diritto riconosciuto a ogni persona, è un vantaggio per la salute poiché aiuta a evitare conseguenze cui si può andare incontro quando si è costretti a vivere in luoghi chiusi, ed è una mano d’aiuto all’ambiente perché sarà notevolmente ridotto l’utilizzo della plastica. Le sollecitazioni ricevute dal Garante dei detenuti e dal direttore del carcere ci hanno convinto della bontà della richiesta e ringrazio la Siam per averci aiutato a realizzarla».
Le casette dell’acqua, previste nel contratto di gestione tra il Comune e la Siam, fanno registrare un crescente gradimento da parte dei siracusani. Da quando sono entrate in funzione le prime, nel giugno del 2022, sono stati erogati in tutto quasi 4 milioni 900 mila litri di acqua tra naturale, frizzante e fredda. Considerando un prezzo medio dell’acqua di 15 centesimi al litro, si calcola un risparmio complessivo per le famiglie di 728 mila 657 euro; notevole, poi, l’impatto sull’ambiente poiché è stato evitato l’equivalente utilizzo di 3 milioni 328.555 bottiglie di plastica da un litro e mezzo, pari a 129,54 tonnellate.
«Una maniera – ha commentato il sindaco Italia – per offrire un servizio in modo sostenibile per l’ambiente e, come nel caso dell’impianto inaugurato oggi, per rispondere a una forte e specifica esigenza sociale».
(Nella foto da sinistra, Villari, Ruvioli, Italia e Tiralongo)