Catania, buona estate sicura: primo consuntivo dei servizi dei Carabinieri
Estate serena non solo sulle spiagge del litorale etneo e nei luoghi a maggiore vocazione turistica, ma anche nelle zone più sensibili sotto il profilo della sicurezza pubblica, grazie all’operazione “Buona estate sicura”, che interessa i Carabinieri del Comando Provinciale etneo. I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania hanno avviato, ormai da inizio luglio, un piano straordinario di controllo del territorio su tutta la provincia etnea, che coinvolge circa 900 militari distribuiti nelle 62 stazioni Carabinieri presenti sul territorio.
Sono quindi impegnati nei servizi di prevenzione generale le “Gazzelle” e i motociclisti del Nucleo Radiomobile di Catania e delle Sezioni Radiomobili delle Compagnie esterne, a cui si affiancano gli assetti della C.I.O. (Compagnia d’intervento Operativo) del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia” e dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sicilia”, i Carabinieri forestali, i Reparti specializzati dell’Arma (N.A.S. e N.I.L.), i militari del 12° Nucleo Carabinieri Elicotteri di Catania Fontanarossa, questi ultimi particolarmente attivi in questi giorni per assicurare i controlli nelle aree boschive pedemontane e suburbane.
L’obiettivo del piano “Buona Estate Sicura 2023” è quello di garantire la sicurezza della cittadinanza nel periodo delle vacanze estive, in vista di una sempre maggiore affluenza di turisti a Catania, che stanno affollando i lungomari, le mete turistiche dell’Etna, le aree commerciali e i luoghi d’intrattenimento dei centri cittadini e delle periferie, andando a colpire in particolare fenomeni d’illegalità diffusa, abusivismo commerciale e reati predatori.
Aggregazione sicura
L’attenzione operativa dell’Arma, sia nel capoluogo che nell’hinterland, è concentrata in corrispondenza dei principali snodi viari che permettono l’accesso alle località pedemontane e a quelle marittime, meta prediletta del turismo etneo, ma anche in tutti i luoghi di aggregazione e nelle aree potenzialmente a rischio per la sicurezza. Pattuglie a piedi, militari a bordo di autoradio e moto, anche in abiti civili, sorvegliano quindi le zone centrali e periferiche dei vari Comuni, in costante collegamento con le Centrali Operative, che coordinano il robusto dispiegamento di forze.
In particolare, dall’inizio della “Buona Estate Sicura”, sono “sorvegliate speciali” le vie dello shopping, i mercatini rionali, i centri commerciali, le chiese, i siti culturali e i locali d’intrattenimento, ma anche la Stazione Ferroviaria Centrale, la linea della metropolitana, le fermate degli autobus, e in generale a tutti quei punti nevralgici a maggiore affluenza di residenti e turisti. Parimenti, sono oggetto dei controlli le aree turistiche ricomprese su entrambi i versanti dell’Etna, oltre a quelle marittime, come il lungomare di Catania, la fascia costiera acese, compresa tra Acireale e Acicastello, la zona del porticciolo di Ognina e il litorale Giarrese.
Risultati operativi
In tale contesto, i Carabinieri hanno già avviato una serie di ispezioni per tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini che usufruiscono degli stabilimenti balneari dislocati lungo il litorale etneo: militari dell’Arma territoriale, unitamente ai colleghi del N.A.S., del N.I.L., sono impegnati nella verifica del rispetto delle norme igienico - sanitarie e della corretta applicazione delle regole in materia di legislazione sociale e sicurezza sui luoghi di lavoro da parte dei gestori dei lidi, frequentati sia da catanesi che da turisti stranieri provenienti da ogni parte del mondo. L’obiettivo dei controlli è, quindi, quello di garantire la piena e corretta fruibilità delle strutture balneari e dei tratti di spiaggia prospicenti, a favore delle potenzialità turistiche del territorio. All’uopo, sono stati impiegati anche i Carabinieri Elicotteristi del 12° Nucleo Elicotteri di Fontanarossa che, con il loro pattugliare dall’alto le aree interessate, forniscono un qualificato supporto ai colleghi a terra, sia in termini di prevenzione che nelle fasi operative di repressione dei reati.
Il piano straordinario di controllo del territorio, in corso per tutto il periodo estivo, ha già permesso di conseguire concreti risultati sul piano operativo, a tutela della sicurezza di residenti e turisti.
Al riguardo, il dispiegamento delle numerose pattuglie in tutta la provincia etnea ha consentito ai Carabinieri di identificare oltre 500 persone e controllare più di 230 veicoli tra auto, moto e scooter, con conseguente accertamento di violazioni al C.d.S. (in special modo per mancanza della copertura assicurativa e della revisione, guida contromano, guida senza casco, cinture di sicurezza e patente e utilizzo del cellulare alla guida) per un valore complessivo superiore a circa 60.000,00 €, andando a colpire specialmente quelle condotte particolarmente pericolose per automobilisti, pedoni e utenti della strada.
A tutela, inoltre, dei consumatori che in questo periodo affolleranno gli esercizi commerciali e le strutture balneari, particolare attenzione è stata inoltre rivolta all’attività di controllo ai locali di somministrazione cibi e bevande, con il supporto dei reparti speciali del N.A.S. e del N.I.L.; in tale contesto, i Carabinieri hanno elevato sanzioni amministrative a carico dei gestori di 7 lidi. In particolare, sono stati sanzionati 5 titolare di stabilimenti balneare in località Playa, uno poiché non aveva provveduto ad effettuare la registrazione sanitaria del punto ristoro della sua struttura ricettiva, due per aver impiegato alcuni lavoratori "in nero", con conseguente applicazione della sanzione amministrativa di € 7.600,00, più quella accessoria di € 2.500,00, gli altri perché avevano trasformato degli spogliatoi in locali per il deposito di alimenti, installando all’interno dei congelatori senza la prescritta autorizzazione sanitaria. Sono stati, poi, denunciati i titolari di due stabilimenti balneari siti sul litorale acese, nelle cui celle frigorifere vi erano 20 kilogrammi di pesce e 2 kilogrammi di dolci privi di tracciabilità.
Degna di rilievo è stata anche l’attività ispettiva che ha riguardato i venditori abusivi di alimenti dislocati lungo diverse vie cittadine; 6 di questi sono stati sanzionati, oltre che per occupazione abusiva del suolo pubblico, anche per aver commercializzato prodotti in assenza delle prescritte autorizzazioni amministrative e senza alcun requisito professionale per la vendita. In tale contesto sono stati sequestrati oltre 30 chilogrammi di prodotti ittici e 250 kg. di alimenti ortofrutticoli, questi ultimi devoluti in beneficienza ad enti caritatevoli.
L’attenzione dei Carabinieri è stata inoltre orientata al controllo e contrasto al fenomeno dell’occupazione abusiva del suolo pubblico posta in essere da proprietari di pub, ristoranti, trattorie, pizzerie e rivenditori ambulanti di alimenti (tra cui i food truck), nell’ottica di preservare il decoro urbano e di garantire la piena fruibilità degli spazi pubblici, a vantaggio anche della viabilità pedonale di residenti e turisti. Le verifiche si sono svolte soprattutto nelle zone del centro storico, dove si concentra la movida serale, sul litorale catanese e nella area attigua alla Stazione Centrale ferroviaria. Nello specifico, 60 sono le sanzioni amministrative complessivamente comminate dai Carabinieri finora. In tre casi, però, si trattava di un’occupazione illecita già sanzionata nel recente passato ma, nonostante le multe dei mesi scorsi e le conseguenze per la loro attività, i tre esercenti hanno continuato ad invadere indebitamente i marciapiedi e le sedi stradali della città. Per tali casi di recidiva, e sulla scorta di quanto previsto sia dal Codice della Strada circa l’occupazione illecita del suolo stradale e sia da un’ordinanza sindacale del 2022 che impone l’immediato ripristino dei luoghi contro chi occupa il suolo pubblico ai fini di commercio senza la prevista autorizzazione, sono stati emessi dalla Direzione Sviluppo Attività Produttive – S.U.A.P. – Ufficio Tutela del Consumatore del Comune di Catania, tre “Ordini di sospensione attività – Ripristino stato dei luoghi e Confisca merci”.
Un’altra tematica che i Carabinieri hanno affrontato è stata quella delle strutture ricettive abusive. I militari dell’Arma hanno difatti avviato in tutta la provincia etnea, una mirata campagna di controllo sul rispetto della normativa di settore da parte dei “bed and breakfast”, affittacamere e case vacanze, numerosi in aree a forte vocazione turistica come quella catanese. L’obiettivo dei controlli è stato principalmente orientato a verificare in primo luogo che i gestori delle strutture ricettive rispettassero l’obbligo di comunicare, entro 24 ore dall’arrivo, le generalità degli alloggiati, in modo da accertare l’eventuale presenza di soggetti ricercati o d’interesse operativo o, comunque, potenzialmente pericolosi. Allo stesso modo, l’azione di verifica posta in essere dai Carabinieri ha contribuito anche a tutelare l’economia lecita, andando a colpire il cosiddetto “turismo in nero”, ossia il sommerso nel settore turistico, che, nell'ultimo periodo, si è declinato in nuovi modelli di ospitalità, attuati anche da chi non è un imprenditore del ramo turistico/alberghiero. L’Arma di Catania, in tutta la provincia etnea, ha quindi controllato 180 strutture ricettive, denunciando 13 titolari di esse ai sensi dell’art. 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, per non aver appunto trasmesso i dati degli ospiti. Le pene previste per tali violazioni sono l’arresto fino a tre mesi o una ammenda fino a 206 euro. In particolare, i tredici deferiti erano tutti gestori di bed and breakfast e affittacamere pubblicizzati sui principali siti on line di settore, nove dei quali ubicati nel quartiere di San Cristoforo di Catania, due nella periferia della città ed uno ad Acireale. Oltre alle violazioni appena riportate, emblematici sono stati i casi di due B&B di Catania: una struttura ricettiva sita nel popoloso quartiere di San Cristoforo era molto differente dalla descrizione fornita sui siti di prenotazione online, ed era allacciata abusivamente alla rete elettrica pubblica mediante un cavo collegato direttamente ad un palo della luce. Per tale “furto di energia elettrica” il gestore è stato denunciato alla competente Autorità Giudiziaria. Il secondo caso, invece, ha riguardato una struttura ricettiva sita nel quartiere di Librino, il cui titolare è stato anch’egli denunciato per “furto di energia elettrica” in quanto l’immobile era del tutto sprovvisto del contatore e, mediante alcuni cavi, era allacciato direttamente alla rete pubblica.
Il fenomeno dei furti di energia elettrica è molto pericoloso perché la procedura dell’allaccio diretto alla rete esclude tutti i dispositivi antinfortunistici , con grave rischio di corto circuiti e inneschi d’incendio. Nell’ambito dell’operazione in corso, i Carabinieri hanno pertanto effettuato mirati controlli e, ad Adrano, congiuntamente a personale specializzato della società E-Distribuzione, hanno riscontrato il collegamento diretto alla rete elettrica, mediante “allaccio con fili volanti”, degli impianti domestici di diverse unità alloggiative site in area urbana periferica del comune. Emblematico quanto riscontrato in uno stabile dove addirittura l’allaccio abusivo alimentava dei congelatori e dei condizionatori d’aria posti nei locali garage, utilizzati per tenere stabile il livello di umidità e per “rinfrescare” d’estate derrate alimentari ed autovetture e, di contro, riscaldare l’acqua di una piscina. A Catania, invece, i militari dell’Arma hanno denunciato una 53enne catanese, titolare di un panificio, per “furto di energia elettrica”, in quanto, a seguito di un controllo presso la sua attività commerciale, hanno scoperto un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica. Analogamente, è stata denunciata una 23enne di via del Velo, nella cui abitazione è stato rinvenuto un cavo collegato ad un palo della corrente, che forniva illecitamente la corrente elettrica.
I servizi anti droga hanno invece permesso, solo nei primi giorni del mese di agosto, di trarre in arresto 6 persone per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Tra questi, un pusher di cocaina 31 enne arrestato a Paternò, 2 pregiudicati catanesi che gestivano un “fortino” della droga nel quartiere San Cristoforo, un 40enne spacciava marijuana per le vie della città e due fratelli di Mascalucia avevano delle serre di canapa indiana nei giardini delle loro villette.
Ferragosto “sicuro”
La campagna intrapresa dall’Arma prevede anche, nella giornata di Ferragosto, pattugliamenti intensificati, sia su strada, che aerei, grazie al 12° Nucleo Elicotteri di Catania Fontanarossa, che sorvolerà, coordinandosi con le “gazzelle” sul campo, le fasce litorali della provincia, affollate da numerosi bagnanti, i luoghi di maggior afflusso turistico dei centri storici e le aree pedemontane, al fine di scongiurare, tra l’altro, gli inneschi di incendi, prese d’assalto da chi sarà alla ricerca di un po' di refrigerio dalla canicola estiva.
I servizi “a terra” saranno altresì finalizzati a garantire prossimità e vicinanza a chi resta in città perché vincolato da impegni lavorativi e a chi vi fa ritorno per godere di un periodo di riposo nella propria terra d’origine. L’impegno dell’Arma sarà dunque profuso alla tutela di tutti coloro che, per motivi diversi, graviteranno su Catania e provincia, in modi che tutti possano permanere sul territorio in una cornice di sicurezza, legalità e serenità.