Banca agricola popolare di Ragusa, indignazione scorre sui social
L'indignazione scorre come un fiume a cielo aperto sui social alla notizia che la Banca popolare agricola di Ragusa, sarebbe tra le migliori in Italia. Tutto parte dal clamore dei dividendi dati agli azionisti, che dal giorno dell'acquisto delle quote hanno quasi dimezzato il loro capitale. Scrivono sui social di tutti i colori. "Vergogna" è la parola più ricorrente dalla maggior parte dei clienti o ex correntisti e c'è chi aggiunge " Se è una banca solida, una eccellenza così come si dice, perchè i risparmiatori non riescono a vendere le azioni che a suo tempo hanno comprato, consigliati dalla stessa banca?" C'è chi usa toni ironici scrivendo, un 'vero gioiello". Poi c'è chi non va per il sottile: "Sono stati truffati i piccoli risparmiatori”.
E però bastato il cambio del Consiglio di amministrazione dell'istituto di Ragusa per riaccendere i riflettori sulla Bapr ed i dividendi, dopo le tante denunce in Procura, non ultima quella dell'associazione "Vittime del Salvabanche”.
Il motivo del contenzioso, non potere disinvestire i loro risparmi in quelli che vengono chiamati prodotti 'illiquidi'. La testimonianza lampante che sarebbero state fatte manovre a danno dei risparmiatori arriva dal titolare di un'impresa. "Dieci anni fa decisi di acquistare 13.544 quote pagandole a poco più di 22 euro. Un investimento di 302 mila euro. Oggi - aggiunge l'imprenditore - le mie quote hanno un valore di 177 mila euro e le azioni sono scese a 13,10 euro, fino ad un mese fa erano a 14,20. I dividendi che la banca ci ha liquidati dopo 10 anni, sono di 5.036,97, ovvero sono stati pagati a 0 ,40 centesimi. E se la matematica non è una opinione - considero queste operazioni una truffa. Quel che mi sorprende - conclude l'imprenditore - è la mancanza di controllo da parte degli organi dello Stato e non voglio aggiungere altro. Spero che la magistratura faccia il suo corso andando fino in fondo".