Razza (Db): "Provenzano ministro nemico della Sicilia"
"Il vicesegretario del Pd, Giuseppe Provenzano, si permette di parlare dei risultati del governo Musumeci, che ha fatto crescere la Sicilia sotto ogni profilo, dal Pil - che cresce più di altre Regioni - alla programmazione e spesa di fondi extrabilancio. Da ex componente dell'ufficio di gabinetto dell'assessore all'economia sotto l'esperienza disastrosa di Crocetta, quella che ha svenduto la Sicilia ad accordi capestri che sono costati miliardi alle casse dell'Isola, Provenzano farebbe meglio a tacere. Ma non gli riesce, colpito come è sempre stato dal suo furore ideologico. Io ricordo bene quando, seduto accanto a lui nel corso di un Consiglio dei Ministri, è intervenuto con il solo scopo di fare male ai conti dell'Isola e ha preteso lo slittamento del varo delle norme di attuazione concordate in sede di commissione paritetica. Un nemico della Sicilia che ha brigato, senza riuscirci, per mandare gambe all'aria i conti isolani. Renato Schifani ha già una certezza: a Roma avrà persone come Musumeci e Meloni, non gente alla Provenzano". Lo ha dichiarato l'assessore della Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, in merito all'intervista rilasciata dal vicesegretario Pd al quotidiano La Sicilia ("La destra porta tutta intera la responsabilità dei danni e dei fallimenti del Governo Musumeci", afferma Provenzano nell'intervista).
Quanto al riferimento al procedimento penale a mio carico ("Razza truccava il numero dei morti" per Covid, si legge ancora nell'intervista), Provenzano cita un fatto che si è dimostrato del tutto insussistente è penalmente irrilevante - replica Razza -. Se avesse parlato dopo l'elezione al Parlamento si sarebbe potuto trincerare dietro l'immunità che conseguirà perché messo capolista dal suo partito. In ogni caso prima del 25 scriverò personalmente la querela in cui dovrà rispondere delle sue dichiarazioni improprie, in quanto di dominio pubblico la circostanza che nessun dato relativo ai deceduti per la pandemia è mai stato alterato ma semplicemente indicato secondo un criterio di maggiore aderenza alla realtà fattuale".