L'ivoriano scomparso nel Ragusano, la Sgv: non era un nostro dipendente
"Nessun rapporto di lavoro con Daouda Diane. Aveva chiesto di lavorare, ma noi avevamo opposto un rifiuto". L'azienda SGV Calcestruzzi srl di Acate nega che Daouda Diane, l'ivoriano di 36 anni scomparso il 2 luglio scorso, lavorasse alle dipendenze della ditta senza un contratto. Gli avvocati Luca Pedullà e Mirko Di Martino hanno smentito alcune notizie di stampa circa un presunto "lavoro nero". "L'azienda non ha mai stabilito alcun rapporto lavorativo col signor Daouda Diane - scrivono i due legali - E ciò non solo perché la SGV non ricercava (né ricerca) personale da assumere, ma anche (e soprattutto) perché la SGV ha intrattenuto dei rapporti col signor Daouda solo pochissimi giorni prima dalla sua scomparsa. In detto brevissimo lasso temporale, il signor Daouda aveva richiesto alla SGV di potere lavorare, dicendo di avere delle serie difficoltà economiche e nonostante il rifiuto oppostogli, si è offerto di tenere compagnia al personale,r endendosi utile nel limitarsi a spazzare il cortile antistante l'impianto di calcestruzzi. A fronte di ciò, la SGV, sua sponte, ha dato a Daouda una piccola somma. Pertanto, il 2 luglio , Daouda, dopo essersi intrattenuto nel cortile dell'azienda, si è allontanato dall'azienda, non dando più alcuna notizia di sé". Daouda, il giorno della scomparsa, aveva mandato via whatsapp un video che lo ritravea al lavoro nel cementificio, alle prese con un martello pneumatico. I due legali aggiungono: "La SGV non sa spiegarsi - dice la nota - né quando possa essere stato girato, né perché il signor Daouda, senza aver mai ricevuto alcuna autorizzazione ad entrare all'interno dell'impianto di calcestruzzi abbia deciso arbitrariamente di farlo, eludendo perdi più la vigilanza: tali fatti, unitamente alla scomparsa del predetto, dovranno essere accertati dalla Magistratura, si spera nel più breve tempo possibile".