Una App per scoprire 18 borghi delle Madonie
Un'applicazione che conduce all'esplorazione di diciotto borghi del territorio delle Madonie, in Sicilia, per scoprire le opere di street art e i segreti di luoghi magici. Si chiama "I Art Madonie" ed è stata ideata da alcuni esperti del settore per valorizzare i piccoli comuni dell'entroterra siciliano, scrigni di tesori nascosti che, attraverso la realtà aumentata, è possibile scoprire. La App, infatti, consente non solo di fruire le opere realizzate da artisti nazionali e internazionali, ispirate al patrimonio culturale immateriale del territorio, ma guida anche alla scoperta di opere già esistenti nei comuni scelti per il progetto. "I Art Madonie", disponibile per IOS e Android, prevede 5 sezioni: Opere, Murales, Apparizioni, mappa e info. Se l'utente si trova a una distanza compatibile dalla collocazione dell'opera, viene indicata la distanza ed è possibile accedere alla geolocalizzazione per raggiungere l'opera fisicamente. "Protagonisti sono diciotto comuni delle Madonie - spiega Lucio Tambuzzo, ideatore del progetto - tra questi, ad esempio, ci sono Geraci, Pollina, Cerda, Valledolmo, Sciara e Gratteri. La sezione dedicata ai murales, vede protagonisti 45 murales creati da 39 artisti internazionali, che vengono da Stati Uniti, Perù, Spagna, Germania e Francia. Ogni opera è stata realizzata appositamente per l'occasione e nell'applicazione è possibile scoprirla anche attraverso le interviste agli stessi artisti". Sezioni quindi che ospitano le creazioni digitali degli artisti, destinate alla fruizione in realtà aumentata. La tecnologia effettua una scansione 3D dell'ambiente in cui si trova l'utente, per posizionare l'opera, che viene visualizzata in grandezza naturale, cioè rispettando le dimensioni virtuali indicate dall'artista. Diventa, quindi, possibile avvicinarsi, girare intorno alla scultura aumentata, apprezzare i dettagli. La mappa presenta il territorio delle Madonie e colloca la posizione delle opere (virtuali e non), oltre alla posizione attuale dell'utente se questo si trova nella zona. Toccando un pin, è possibile fare apparire una "quick card" dell'opera con titolo e autore. L'utente può scegliere se andare alla scheda dell'opera oppure navigare alla destinazione. Nel caso dei murales, il punto coincide con la posizione reale del dipinto. Per le "Opere" e le "Apparizioni" aumentate, la posizione suggerisce il luogo a cui è ispirata la creazione, invitando l'utente a fruirla in quel contesto. "In questa circostanza - prosegue l'ideatore - è possibile condurre lo spettatore alla scoperta di quelle opere ispirate alle storie dei luoghi che riprendono il Genius loci, come ad esempio quelle ispirate all'atlante di Alimena, il Giove Melisseo di Caltavuturo o il Flauto del lupo di Gratteri, antichissimo rito che serviva per allontanare i lupi dal paesino". Questa sezione, non a caso è chiamata Apparizioni e tratta, quindi di divinità digitali, che dal metaverso compaiono nel territorio. Le figure mitologiche subiscono una trasformazione digitale, mediante una serie di operazioni pictomatiche che le dotano di nuovi significati connessi ai saperi e alle pratiche tradizionali.