Il no del Vicariato di Scicli alla Festa del Gioia, Daparo (FI): decisione inopportuna
"Solo Scicli è rimasta senza la sua festa di Pasqua: nonostante gli appelli giunti da più parti il vicariato della città non ha ancora cambiato la decisione di non celebrare la Processione esterna del Gioia. Una decisione che rattrista l’intera comunità dei fedeli e crea una frattura fra il popolo e il clero, soprattutto in seguito alle comunicazioni della Conferenza Episcopale Italiana e alla luce di quello che i vicini Comuni hanno deciso". Lo afferma il portavoce di Forza Italia di Scicli, Marco Daparo.
"La festa della Domenica di Pasqua - afferma - può rappresentare un’ulteriore occasione di ripresa e ripartenza, sotto più punti di vista; dopo due anni i fedeli sciclitani sentono la mancanza della loro festa, vogliono esprimere la loro devozione e vedere la statua dell’Uomo Vivo per le vie della città sarebbe un segnale di speranza e fiducia. Non posso non pensare anche alla boccata d’ossigeno che i commercianti di Scicli potrebbero respirare; ogni anno la città, durante la Settimana Santa, è stata meta di turisti e visitatori e nel 2022 non accadrà, se permangono le attuali decisioni. Io credo che con le dovute accortezze e precauzioni la processione del Gioia si può fare, con particolari condizioni di sicurezza perchè rinunciare per il terzo anno consecutivo alla Festa? Sono certo che tutti siamo disposti ad un compromesso purchè la processione del Cristo Risorto ci sia. Mi sono confrontato anche i vertici regionali e provinciali del Partito, l’onorevole Gianfranco Miccichè e Giancarlo Cugnata; anche loro sposano il mio pensiero. Non penso di sbagliarmi affermando che è il pensiero della maggior parte degli sciclitani".