Fdi, Manlio Messina: "Il nostro candidato alla Presidenza della Regione è Musumeci"
"La posizione di Fratelli d'Italia, che su Musumeci tiene la barra dritta, è coerente e lineare. C'è un problema di regole: ci devono spiegare perché il tavolo nazionale del centrodestra, che da sempre ripropone l'uscente che ha lavorato bene, debba avere in Sicilia regole diverse. Se si cambiano, allora salta tutto. Anche in altre regioni, a partire dalla Lombardia...". Lo ha detto, in un'intervista al quotidiano La Sicilia, l'assessore regionale al Turismo Manlio Messina. Per lei Musumeci "ha lavorato bene". Altri alleati magari non la pensano così... "Ma nessuno l'ha mai detto! Non capisco su cosa dovrebbe essere motivato il no a Musumeci. A meno che non si dimostri che il suo governo ha fatto male. Per noi il bilancio è più che positivo, in un contesto difficilissimo. Ma chi nella coalizione la pensa in modo diverso dovrà ammettere che anche i propri assessori hanno fallito...". L'idea di Stancanelli candidato ha messo in difficoltà FdI. Come dire di no a uno dei vostri? "Nessuna difficoltà. Semmai è la dimostrazione che FdI in Sicilia ha una classe dirigente all'altezza: Stancanelli è un ottimo amministratore, ma noi potremmo esprimere tanti altri nomi di primo piano. Ma il punto è un altro: chiunque gli alleati proponessero di noi, compreso, per dire, Manlio Messina, la risposta sarebbe la stessa. Il nostro candidato è Nello Musumeci".
"Raffaele è un uomo di partito, uno che conosce bene la politica. Non credo che si presterebbe mai a questo gioco".
Fdi isolata? "Sono convinto che ricominceranno a parlarsi al momento giusto. E non c'è nessuna strategia solitaria. Noi "rompiamo", per usare il suo termine, solo laddove non ci siano regole chiare, come nel caso dell'uscen - te Musumeci, o restino ambiguità. Mi spiego meglio: nessun inciucio con Pd e grillini, né con i renziani. Noi non vogliamo isolarci, ma se qualcuno, magari perché ci teme e ha strane idee in testa, vuole tagliarci fuori, sbaglia: saremmo noi, in quel caso, a isolarli con la loro incoerenza....".