Corse clandestine di cavalli all'ombra della mafia, 3 denunce nel Catanese
I carabinieri hanno denunciato per maltrattamento di animali tre persone di Santa Maria di Licodia, rispettivamente di 28, 39 e 66 anni, quest'ultima destinataria anche di una condanna per appartenenza al clan mafioso "Laudani".
Le indagini sono scattate in seguito al monitoraggio dei social. In particolare, in alcuni video, aventi come sottofondo musica neomelodica, venivano esaltate le prestazioni di cavalli in vista di gare clandestine. Circostanza che ha condotto i carabinieri nel territorio del Comune di Santa Maria di Licodia, dove è stato scoperto un fabbricato rurale interamente abusivo, adibito a stalla e in uso ai tre indagati, individuati quali presunti organizzatori e partecipanti a diverse competizioni clandestine di cavalli tenutesi nel territorio della provincia di Catania.
Nel corso di una perquisizione, i militari hanno rinvenuto tre cavalli, tra cui uno denominato con il cognome di un noto statista italiano ormai defunto, nonché 30 rotoballe di fieno prive della prevista tracciabilità e destinate all'alimentazione degli animali.
Inoltre, sono stati trovati e sottoposti a sequestro diversi farmaci per uso veterinario di cui alcuni d'importazione estera e sprovvisti della prescrizione medica e della relativa autorizzazione all'importazione.
In seguito all'accertamento sono emerse diverse irregolarità, tra cui la mancanza di codice aziendale che deve essere registrato presso il Servizio Veterinario competente, che hanno comportato l'elevazione a carico dei tre denunciati di sanzioni amministrative per un importo complessivo di 22.300 euro nonché di 519 euro per la violazione al codice della strada relativa al divieto di competizioni sportive o di animali su strada.
Il personale dell'Asp, in particolare un medico veterinario, ha visitato i tre cavalli che, pur essendo stati giudicati in apparenti buone condizioni di salute, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo e affidati in stato di isolamento all'Istituto di Incremento Ippico per la Sicilia, in attesa dell'esito delle analisi cliniche infettivologiche e microbiologiche.
Sono diverse le operazioni contro le corse clandestine di cavalli condotte dai carabinieri di Catania nel corso del 2021. Nel mese di gennaio i militari hanno denunciato padre e figlio, responsabili di avere fatto gareggiare il cavallo "Roberto" in una gara clandestina tenutasi nelle campagne di Paternò. La successiva perquisizione presso la stalla abusiva, sequestrata, ha permesso di rinvenire farmaci dopanti. Nel corso delle operazioni sono stati identificati altri 8 partecipanti alla gara clandestina, tutti denunciati, elevando sanzioni amministrative per oltre 25 mila euro. Nel mese di aprile è stato denunciato un pregiudicato catanese, responsabile di maltrattamenti nei confronti di tre cavalli tenuti all'interno di una stalla abusiva. Le operazioni hanno consentito il sequestro degli animali e l'affidamento in custodia giudiziale ad un maneggio locale, elevando sanzioni per quasi 20 mila euro. Nel mese di giugno sono state denunciate sei persone, responsabili di maltrattamento di animali, per avere fatto gareggiare alcuni cavalli in una manifestazione vietata a Camporotondo Etneo.
E nel mese di settembre, a Catania, in una ordinaria attività di controllo del territorio è stata riscontrata la presenza di numerose stalle abusive, prive del codice aziendale previsto, al cui interno erano custoditi cavalli privi di microchip a cui erano stati somministrati farmaci senza prescrizione sanitaria o dopanti. I proprietari sono stati denunciati per maltrattamento di animali e sono state elevate sanzioni per oltre 30 mila euro.
Nel mese di novembre è stato sottoposto a fermo amministrativo un cavallo, rinvenuto all'interno di una stalla totalmente abusiva sita nel centro di Catania. Nel corso delle operazioni sono stati rinvenuti dei farmaci di sospetta natura dopante, motivo per cui il proprietario è stato denunciato per l'utilizzazione di sostanze ad azione ormonica tireostatica e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni animali. Nello stesso mese, a Nicolosi, era stata interrotta una gara clandestina di cavalli e 7 pregiudicati sono stati denunciati, in concorso, per i reati di maltrattamento di animali, spettacoli o manifestazioni vietate, divieto di combattimento tra animali e interruzione di pubblico servizio.
Nella circostanza, l'attività info-investigativa aveva consentito di sequestrare uno dei cavalli impiegati nella gara (successivamente affidato in custodia giudiziale al Centro per l'Incremento Ippico per la Sicilia), sottoporre a blocco amministrativo un altro cavallo trovato all'interno di una stalla nel centro di Catania, nonché elevare sanzioni per quasi 5 mila euro.