Protesta a Catanzaro, tirocinanti bloccano ingresso Regione
Manifestazione di protesta a Catanzaro dei precari appartenenti al bacino dei tirocinanti, che hanno bloccato le strade di ingresso alla Cittadella regionale chiedendo di incontrare il presidente della Regione Roberto Occhiuto per determinare lo sblocco della loro vertenza.
Alla base della mobilitazione, promossa dal sindacato autonomo Usb, c'è la richiesta di contrattualizzazione dei tirocinanti impegnati da circa dieci anni all'interno di amministrazioni pubbliche come comuni ed altri enti della regione.
I manifestanti, presenti con bandiere e striscioni come è già più volte accaduto in passato, si sono ritrovati nel parcheggio e poi hanno sfilato sulla strada antistante l'ingresso del palazzo della Regione Calabria.
"Chiediamo la stabilizzazione dei tirocinanti calabresi - ha detto uno dei lavoratori proveniente da un comune del crotonese - padri e madri di famiglia che da dieci anni lavorano nella più totale precarietà all'interno dei comuni della regione senza uno straccio di contratto e di sicurezza sul futuro". "Il presidente Occhiuto - ha aggiunto un altro lavoratore - si deve assumere le sue responsabilità e deve dare risposte così come aveva detto di fare durante la campagna elettorale".
A stretto giro è arrivata la risposta del presidente della Regione. "Mentre mi sto occupando della rete oncologica regionale, che purtroppo va rilanciata, dei presidi sanitari da mettere sul nostro territorio e di tanti altri dossier - afferma Occhiuto - mi chiama la Digos dicendomi che c'è un sindacato che pretende che li incontri con i lavoratori, per poter dire poi agli stessi lavoratori, che siccome hanno bloccato le strade per l'accesso agli uffici della Regione, hanno vinto avendo costretto la Regione a incontrarli. Io sono sempre disponibile a incontrare i sindacati e i lavoratori: l'ho sempre fatto. Li incontrerò quando sarà possibile farlo ma non li incontro se lo chiedono con prepotenza. La prepotenza non vince, nei confronti del mio governo regionale non vince".