Vaccinazioni, Calabria prima per capacità di governare l'emergenza
I numeri registrati in questi giorni, per incremento degli obiettivi e numero di dosi somministrate ai bambini nella fascia di età 5-11 anni, dimostrano una capacità di governo dell'emergenza e oltre l'emergenza, mettendo sullo stesso piano e con la stessa priorità prevenzione, urgenza e scelte strategiche di riorganizzazione futura della stessa rete ospedaliera a garanzia del fondamentale diritto alla salute per tutti.
È quanto dichiara il consigliere provinciale UDC Adele Olivo (nella foto) complimentandosi con il Presidente e Commissario alla sanità della Regione Calabria Roberto Occhiuto per aver saputo dimostrare, soprattutto in un campo minato per tutti e tanto più per le istituzioni pubbliche come quello della pandemia, che la Calabria può distinguersi per la qualità dei servizi offerti ed essere da esempio per altre regioni.
L’obiettivo che dobbiamo tutti condividere è quello di una sempre maggiore adesione alla campagna vaccinale per ridurre le conseguenze del contagio. Perché – aggiunge il consigliere provinciale UDC – senza andare troppo lontano, basta guardare ai numeri che si registrano nelle terapie intensive di Cosenza, condivisi dalla responsabile di Epidemiologia dell’Asp Amalia De Luca: degli otto ricoverati, sei non sono vaccinati e due lo sono con due dosi. Il booster è fondamentale per mantenere una risposta immunitaria adeguata.
Dopo il successo del format degli Open Vax School day che in 5 giorni ha fatto registrare 10 mila somministrazioni, accogliamo con favore la notizia di poche ore fa sulla possibilità che sarà data a tutti gli istituti scolastici di essere hub vaccinali dedicati per la propria popolazione scolastica, estendendo, quindi, le somministrazioni anche agli over 12. In questo modo – prosegue Adele Olivo - si contribuisce a tutelare quella che è oggi una delle fasce più vulnerabili.
La Olivo coglie anche l’occasione per ribadire solidarietà e vicinanza al personale medico e paramedico che in questi due anni ha vissuto e continua a sperimentare la trincea dell’emergenza dimostrando, qualora ve ne fosse ancora bisogno, che il senso di umanità, il civismo e la solidarietà sociale restano, al di là di ogni difficoltà contingente, la più autentica ed efficace uscita di sicurezza del nostro Paese, soprattutto nelle periferie.