Siracusa, l'inferno del Pronto soccorso dell'Umberto I
"Nuova emergenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto Primo di Siracusa. Una situazione drammatica e vergognosa". Lo afferma una nota di Rifondazione Comunista che si aggiunge alle proteste di PD, Cna e Italia Viva. "Le notizie che arrivano dal pronto soccorso di Siracusa sono drammatiche e vergognose. Decine di pazienti nei corridoi, mancanza di postazioni per l’ossigeno con l’utilizzo di bombole portatili, personale costretto a fare turni e doppi turni sempre più massacranti, ambulanze in attesa davanti all’ospedale per mancanza del necessario per far ricoverare/scendere i pazienti. La situazione di emergenza che il Direttore Generale e le altre autorità locali e governative si erano impegnate a risolvere si sta ripresentando ancora più grave di prima. È evidente che non vi è stato nessun miglioramento strutturale e che la carenza di posti letto non è stata risolta. Le privatizzazioni e i tagli effettuati in questi anni dai governi di centrosinistra e centrodestra ci stanno portando al disastro sanitario. E nemmeno nel PNRR vi un’inversione di tendenza, perché al di là di qualche infrastruttura la logica privatistica e di precarizzazione del mondo del lavoro pervade ogni ambito di investimento. Purtroppo, il Partito Democratico (al governo quasi ininterrottamente dal 2011) e i governi tecnici sono stati i protagonisti e i responsabili di questa situazione appiattiti al pensiero unico neoliberale che continua a imperversare nella politica italiana.
Chiediamo perciò un intervento del Governo, della Regione e della Protezione Civile per risolvere subito questa emergenza e, contemporaneamente, per provvedere a immediate assunzioni di nuovo personale, così come la riapertura di tutte le strutture disponibili, sia quelle chiuse sia quelle dismesse negli anni e facilmente recuperabili. L’emergenza Covid è solo all’inizio e nei giorni seguenti l’afflusso di pazienti aumenterà e non c’è tempo da perdere, né ci sono margini per essere ottimisti e pensare che con qualche intervento tampone si possa risolvere la situazione. Ci auguriamo che come all’inizio della pandemia, l’ASP di Siracusa non si trovi impreparata perché l’emergenza dura ormai da due anni ed è evidente che questo inverno sarà caratterizzato da un nuovo forte aumento di ricoveri".
“Purtroppo nonostante gli accorati appelli, le manifestazioni e le richieste d’intervento, il Pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa continua a trovarsi in uno stato di totale abbandono”. Così Salvo Adorno, segretario provinciale del Partito Democratico di Siracusa.
La cronica mancanza di personale sommata a scelte strategiche insensate e alla chiusura o all’accorpamento di interi reparti, rendono complicata, esasperante e non sicura la fruizione dell’ospedale da parte dell’utenza e al contempo complicano inevitabilmente il lavoro di medici e infermieri.
“Alcune immagini che mi sono state inviate - prosegue Adorno - mostrano più di 50 malati posizionati anche nei corridoi, alcuni dei quali attaccati a bombole di ossigeno e le ambulanze del 118 sarebbero ferme da questa mattina perché mancherebbero le sedie per sbarellare i pazienti”. “Una situazione totalmente fuori controllo che esaspera medici ed infermieri, mortifica il diritto alla salute dei pazienti e rischia di fare collassare l’intero sistema”.
"Da forza sociale sentiamo la necessità di esprimere grande preoccupazione per la situazione attuale del pronto soccorso a Siracusa". Ad intervenire è Rosanna Magnano, presidente territoriale di CNA Siracusa denunciando la stato di estrema difficoltà in cui versa l'area di primo soccorso dell'ospedale Umberto I del capoluogo, con decine di pazienti stipati in corridoi, senza letti né sedie e con poco ossigeno.
"La carenza di spazi, di attrezzature e di materiali sta determinando una condizione di forte emergenza – prosegue la presidente Magnano – sentiamo quindi di chiedere una risposta immediata che permetta una gestione ottimale del pronto soccorso”.
“Da sempre abbiamo accolto tutte le soluzioni per riaprire in sicurezza il paese – conclude Rosanna Magnano – ma la risposta sanitaria adeguata non può che essere una di queste anche se, vedendo le immagini di questi giorni, tale assunto apparentemente ovvio sembra non essere prioritario".
“Italia Viva non può non aggiungere la propria voce all’accorato appello già lanciato da numerose forze politiche, anche a seguito delle pubbliche denunce degli operatori sanitari, affinchè si intervenga immediatamente sull’inaccettabile situazione in cui versa l’Ospedale Umberto I di Siracusa. Continuano a pervenire, infatti, immagini che non dovrebbero mai potersi riferire alla situazione di una struttura sanitaria di un paese che si reputa civile. Nella giornata in cui si celebra il riconoscimento dei diritti umani, quelli che, per definizione, devono essere garantiti ad ogni persona per il solo fatto di appartenere al genere umano, indipendentemente dal luogo in cui la stessa si trovi, a chi vive nella nostra provincia viene negato il diritto alla salute ed alla dignità nella malattia, così come agli operatori sanitari che qui operano viene negato il diritto di svolgere al meglio il proprio importantissimo compito. Chiediamo quindi aI Sindaco di Siracusa, ed ai Sindaci della provincia tutta, in qualità di responsabili delle condizioni di salute dei propri cittadini, così come a tutti gli organi competenti, di intervenire urgentemente per porre rimedio a questa situazione intollerabile, impegnandoci a portare le carenze della nostra struttura sanitaria all’attenzione dei nostri rappresentanti regionali e nazionali, consapevoli che, anche alla luce dell’emergenza sanitaria ancora in corso, non è in alcun modo possibile attendere oltre.”
“Quanto sta accadendo in queste ore al Pronto soccorso dell'ospedale Umberto I di Siracusa fa male. Le immagini che stanno facendo il giro del web sono scandalose. Quelle persone in corsia, che soffrono sulle barelle, senza ricevere cure su un vero posto letto, sono lesive della loro dignità di esseri umani. Neanche agli animali si riservano ormai tali trattamenti. Una situazione intollerabile, come le carenze strutturali nel siracusano, che sono ormai croniche e di lunga durata. È per tale motivo che da mesi denuncio l'assenza di un direttore amministrativo per quanto concerne l’Asp territoriale. Come possiamo solo pensare a programmare interventi mirati se manca il timoniere? L'imbarcazione è destinata a infrangersi sugli scogli. Non è più possibile tergiversare. Ho nuovamente informato l’Assessore regionale al ramo, il quale però sarà impegnato perché non ha risposto. Una cosa è certa: i cittadini non possono continuare a pagare le conseguenze di scelte sbagliate. Non possono neanche attendere che ci sia il nuovo ospedale a Siracusa, perché siamo allo studio di fattibilità. Serve una governance stabile e competente, che pianifichi investimenti concreti e immediati, sia con il potenziamento del personale sanitario che degli spazi a loro destinati per svolgere al meglio le mansioni”. Lo afferma in una nota la deputata di Forza Italia all'Ars, Daniela Ternullo”.
“Il sovraffollamento del pronto soccorso dell'ospedale rilevato nelle prime ore di questa mattina ha rappresentato un caso eccezionale o per lo meno sporadico che ha comportato l’adozione delle misure previste nelle condizioni di overcrowding”. Lo afferma il direttore del Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa Aulo Di Grande: “Grazie alla collaborazione con la Direzione strategica, i direttori delle Unità operative dei diversi presidi ospedalieri dell’Azienda nonché delle Case di Cura private - aggiunge il direttore del Pronto Soccorso - siamo riusciti a fare fronte a questa situazione di emergenza determinata da un iperafflusso di pazienti anziani ad alta complessità clinica che hanno richiesto il ricovero ospedaliero in una situazione di carenza di posti letto disponibili".