Comune di Catania: doposcuola per ragazzi a rischio contro dispersione
Nel distretto socio sanitario di Catania è ripartito il servizio doposcuola, attività di sostegno ai ragazzi delle scuole dell'obbligo svantaggiati, promosso alla fine dello scorso anno scolastico, attività quando le norme anti Covid lo hanno consentito, per l'assistenza alla didattica extrascolastica di oltre trecento ragazzi, quale attività di supporto allo studio e assistenza agli alunni che presentano difficoltà nell'apprendimento. Il progetto voluto dall'amministrazione comunale punta a consolidare i metodi di studio già acquisiti in ambito scolastico e migliorare così progressivamente l'autonomia personale riguardo le capacità in maniera specifica agli alunni, con difficoltà scolastiche, sostegni realizzati con il contributo di istruttori, educatori, accompagnatori e psicologi. Il servizio di sostegno educativo scolastico ed extrascolastico parte dalla consapevolezza che il mancato accesso alla didattica, alle attività educative e ricreative per bambini e adolescenti che vivono nei contesti più svantaggiati e periferici, si possa tradurre in un isolamento che facilmente può portare all'aumento della dispersione scolastica. L'intervento rientra nella strategia adottata dal Comune capofila del Distretto 3 che comprende anche Catania e Motta Sant'Anastasia, che in questi mesi è stato in prima linea per sostenere anche materialmente i nuclei familiari e i minori maggiormente a rischio, con un aiuto immediato per esempio buoni spesa, tablet per la fruizione della Dad e servizi di accompagnamento nel medio periodo. "Con la ripresa delle attività scolastiche - ha detto l'assessore ai Servizi sociali Giuseppe Lombardo - abbiamo ripreso il percorso già avviato con un impegno congiunto dei servizi sociali, del mondo della scuola e gli attori sociali ed educativi, i quali malgrado le restrizioni dovute alla pandemia hanno cercato di dare continuità allo sviluppo e all'apprendimento dei bambini e ragazzi, anche attraverso l'utilizzo delle tecnologie e la didattica a distanza, al fine di garantire il rispetto del diritto all'istruzione. Tra mille difficoltà, disagio economico, difficoltà organizzative imposte dalle restrizioni, dalla demotivazione i bambini e i ragazzi sono stati sostenuti da personale educativo e psicologi delle Cooperative affidatarie del servizio che hanno accompagnato i ragazzi sia per lo studio da remoto che nel rientro tra i banchi di scuola. Un lavoro - ha concluso - che prosegue e di cui siamo orgogliosi, in una città che ha tante sacche di marginalità e inaccettabili livelli dispersione scolastica".