Emergenze senza fine a Pachino, l'opposizione:"Il sindaco Bruno si dimetta"
"Doveva essere il sindaco del risanamento dei conti di Pachino, invece ha indebitato l'amministrazione per i prossimi 30 anni. Roberto Bruno, che non ha più neppure la maggioranza in Consiglio, se ha un po' di dignità rassegni le dimissioni e dia la parola alle urne".
A chiedere le dimissioni del primo cittadino del Pd, sono due consiglieri eletti in due civiche, Corrado Quartarone di Piazza Pulita e Corrado Nastasi di Gente Comune.
I due oppositori, dopo l'ennesima seduta assembleare andata a vuoto (ordine del giorno emergenza idrica a Granelli) tracciano un bilancio fallimentare della gestione della cosa pubblica, mettendo in risalto che di giorno in giorno i problemi di Pachino si aggravano. Oltre il caso acqua a Granelli, adesso da 4, 5 giorni, l'approvvigionamento non riesce a garantire le case della Spinazza a Marzamemi. Vero è che si tratta di un territorio sotto la giurisdizione di Noto, ma è sempre stato il Comune di Pachino a rifornire l'utenza.
" Il sindaco di Pachino e gli assessori Nicastro e Scala hanno prodotto un video bluff per quanto riguarda l'acqua a Granelli - affermano i due consiglieri di opposizione - L'erogazione è sufficiente soltanto per il primo viale di Granelli, poi le risorse idriche non bastano a garantire non soltanto Granelli, ma anche Chiappa, Scarpitta e Costa dell'Ambra. Adesso per avere la fornitura con autobotti private, bisogna prenotarsi perchè l'emergenza si è allargata alla Spinazza".
Per Quartarone e Nastasi la partenza del sindaco Bruno, fin dall'insediamento, è stata deleteria per Pachino.
" Nel 2014 - ricordano i due consiglieri di opposizione - il sindaco senza ricorre a una regolare gara d'appalto, dopo la cessazione dell'attività da parte di Sai 8, affidò con un'ordinanza di tre mesi la gestione dei servizi idrici e della rete fognante a due ditte. Ordinanza che poi fu prorogata per altri sei mesi, costando alle casse comunali quasi 950 mila euro. E non è stata l'unica inadempienza da parte del primo cittadino - proseguono Quartarone e Nastasi. Un anno dopo conclusa la fallimentare gestione dei tributi dell'Aipa, sempre con un'ordinanza ha affidato alla Mazal Global Solution la riscossione. Da quanto ci risulta le entrate non sono arrivate nelle casse comunali, nè siamo a conoscenza di quanto ammonta il danno provocato da questa società che aveva la sede legale nello stesse indirizzo di Milano dell'Aipa. Poi si è andati ad una regolare gara d'appalto".
Pachino secondo l'opposizione è in piena emergenza anche per la raccolta differenziata dei rifiuti e non solo per il centro urbano, ma anche le zone balneari straripano di rifiuti. "La differenziata è stata fatta senza una minima logica - aggiungono Quartarone e Nastasi - non si può minimamente pensare che nel periodo estivo si possa tenere in casa l'umido per tre giorni. E' un sistema tutto da rivedere".
Altro argomento sul tappeto è la crisi turistica che sta vivendo Marzamemi. "Non si può spacciare il borgo marinaro come la Taormina del Sud est. C'è tantissima puzza dovuta ad una rete fognante non in grado di soddisfare le esigenze di un luogo che nel periodo estivo raggiunge abitanti da capogiro, mancano i servizi igienici pubblici e dal pantano, non pulendo sistematicamente il canale di scolo, dal momento che si prosciuga, ci sono insetti di ogni genere e cattivi odori. Servizi a parte che sono inesistenti - affermano i due consiglieri dell'opposizione - c'è una politica dei prezzi sbagliata. Ristoranti e bar portano i prezzi alle stelle, non ci sono assolutamente controlli e la gente preferisce così spostarsi nel Ragusano. Insomma ci sono forti responsabilità di questa amministrazione che ha dovuto pure accendere due mutui trentennali per pagare il pregresso che peseranno non solo alle future amministrazioni, ma anche sui cittadini pachinesi. Bruno tolga il disturbo e vada via, Pachino e dintorni è in agonia. Riconosca che la sua amministrazione è stata la peggiore degli ultimi 40 anni".
(Nella foto i consiglieri Corrado Quartarone e Corrado Nastasi, sotto la situazione d'emergenza rifiuti a Costa dell'Ambra)