Più di 124mila “expat” in un anno, Sicilia al quarto posto nella classifica delle partenze
Sempre più italiani scelgono di vivere all’estero, soprattutto per motivi professionali. È questa la fotografia dell’attuale panorama nostrano, che vede una nuova ondata di expat che non accenna a frenare. Secondo i dati riportati dall’Anagrafe Italiani all’Estero (AIRE), i cittadini italiani che hanno scelto di emigrare nel 2016 sono oltre 124mila; sono soprattutto i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni a fare le valigie, rappresentando il 39% del totale e con un aumento del 23% rispetto all’anno precedente. Dei circa 5 milioni di italiani residenti all’estero il 50% proviene dal Sud Italia, il 34% dal Nord e il 16% dal Centro e solo 1 su 3 decide di fare ritorno. È la Lombardia a registrare il maggior numero di partenze, con quasi 22mila emigrati, seguita da Emilia Romagna e Veneto, mentre la Sicilia si posiziona al quarto posto con oltre 10mila expat.
Gli expat italiani preferiscono il Regno Unito
I motivi alla base di un boom di expat di questo genere sono principalmente legati alla crisi economica e alle scarse opportunità professionali e una grande fetta di expat è infatti rappresentata da giovani qualificati. 1 laureato su 3 lascia l’Italia con l’obiettivo di avviare o proseguire la propria carriera all’estero e con una prospettiva di guadagno decisamente maggiore. Stati Uniti, Belgio e Svizzera rientrano tra le mete scelte più frequentemente dagli italiani, ma in testa alla classifica delle mete più desiderate in assoluto troviamo il Regno Unito, che nell’ultimo periodo è riuscito a superare persino la Germania. Al contrario di quanto si possa pensare, infatti, la recente Brexit sembra non aver affatto scoraggiato le partenze verso il Regno Unito, dimostrando anzi di aver dato una spinta ai più indecisi sul da farsi e timorosi dei futuri limiti legati all’uscita dall’Europa.
Lavorare in UK: cosa serve per trasferirsi?
Il Regno Unito convince molti italiani non solo per la situazione fiorente del mercato del lavoro, ma anche per la facilità di inserimento: è infatti sufficiente essere in possesso di una carta d’identità in corso di validità per circolare in questo Paese senza alcun problema. Per poter ottenere un lavoro, però, è necessario ricevere il National Insurance Number (NIN), un codice paragonabile al codice fiscale italiano che è importante richiedere al più presto, in quanto indispensabile per svolgere qualsiasi professione nel rispetto della legge e per aprire un conto in una banca inglese. Per il trasferimento vero e proprio potrebbe essere d’aiuto affidarsi a servizi specializzati in traslochi dall’Italia all’Inghilterra come Bliss Moving, in modo da velocizzare tutti i procedimenti logistici. Infine, mai dimenticare una buona preparazione linguistica, fondamentale per l’inserimento sociale ma soprattutto professionale e tecnico. A questo scopo, un corso approfondito o i tandem linguistici sono degli ottimi modi per “rompere il ghiaccio” e immergersi completamente nel nuovo contesto.