Formazione Sicilia, Lagalla: "Parte l'avviso da 110 milioni per il nuovo catalogo"
"Siamo in presenza di un aggiornamento del catalogo che e' stato definito anche con il contributo del partenarariato economico e sociale. Un bando che non e' l'esito di un lavoro solitario dell'assessorato, ma il risultato di un confronto all'interno del governo e con la Presidenza e, in modo particolare, con un impegno costruttivo e responsabile tanto delle organizzazioni datoriali quanto delle rappresentanze dei lavoratori della formazione. Non si poteva continuare a tenere congelato un segmento vitale e importante e della conoscenza rivolta all'occupazione". Cosi' l'assessore all'Istruzione e Formazione professionale, Roberto Lagalla incontrando i giornalisti a Palazzo d'Orleans, a Palermo, per illustrare l'Avviso per la costituzione del nuovo catalogo regionale dell'offerta formativa che sara' finanziato con 110 milioni di euro. Di questi, 105 milioni di euro sono destinati alle attivita' formative per le persone in cerca di prima occupazione o disoccupate, e 5 milioni per le persone in esecuzione di pena. Le risorse saranno distribuite per ambito provinciale e per le aree professionali di particolare rilevanza ai fini dell'occupazione, e il bando sara' pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana entro la prima decade del mese di marzo del 2018. "Abbiamo tratto la base da questo catalogo per identificare le qualifiche tradizionali e nuove che faranno parte di questo nuovo bando -ha proseguito Lagalla- al quale si potra' accedere attraverso una piattaforma regionale cosi' da avere da qui ai prossimi mesi un riavvio delle attivita' formative bloccate da tempo. La nostra preoccupazione e' stata quella di raccordare il tempo della formazione con quello del lavoro e il prossimo passo sara' quello di concordare alcuni percorso formativi direttamente in azienda".
Un modello, quello dell'accesso alla formazione siciliana, che cambia spostando la sua centralita' dall'offerta alla domanda. Saranno i destinatari della formazione, lavoratori disoccupati e persone in misure detentive, infatti, a scegliere l'ente di formazione e il corso a cui partecipare, attraverso una piattaforma informatica regionale che diventera' il luogo, libero e trasparente, per l'incrocio tra domanda e offerta di formazione. L'avviso ora si compone di due fasi: nella prima gli enti presenteranno la loro specifica offerta formativa sulla base dei profili professionali presenti nel Repertorio regionale delle qualificazioni. Questo e' stato aggiornato in seguito a un confronto con il partenariato economico e sociale, avviato nel mese di gennaio, allo scopo di rendere l'offerta formativa integrata con il mercato del lavoro, per aumentare le possibilita' occupazionali dei corsisti e per fornire alle imprese le competenze di cui hanno bisogno. Le offerte degli enti di formazione accreditati confluiranno nel catalogo se corrispondenti ai percorsi previsti dallo stesso repertorio regionale delle qualificazioni. "Abbiamo evitato l'adozione di parametri valutativi discrezionali che sono sono stati la causa o di ritiri in autotutela o di contenzioso giurisdizionali - ha chiarito Lagalla - E rispetto a questo abbiamo scelto la strada dello sportello e della verifica del rispetto dei requisiti normativi". L'amministrazione effettuera' solo un'istruttoria delle proposte, verificandone la corretta presentazione e la sussistenza dei requisiti richiesti. Nella seconda fase i destinatari della formazione potranno scegliere i percorsi formativi a cui partecipare e i relativi enti accreditati erogatori. Sui ricorsi pendenti, infine, Lagalla ha spiegato: "Conto per la prossima settimana di riunire a livello trilaterale, datoriali, organizzazioni sindacali e assessorato per la definizione ultima delle intese gia' avviate per la tutela occupazionale e riteniamo che gia' nella prima decade di marzo, prima dei primi 100 giorni di governo, la formazione possa esser considerata in ripartenza".