Kabul: concluso assalto all'Intercontinental, almeno sei morti
Almeno sei persone sono state uccise nell'assalto all'hotel Intercontinental a Kabul, che si e' concluso questa mattina dopo dodici ore di resistenza da parte di un commando armato, ha annunciato il ministero dell'Interno. L'attacco, che non e' stato rivendicato, ha lasciato almeno sei morti fra i civili nell'albergo, tra cui cinque afgani e uno straniero, la cui nazionalita' non e' stata specificata, secondo una valutazione provvisoria. Tutti uccisi i quattro assalitori. "L'attacco e' finito, tutti gli assalitori sono stati uccisi, 126 persone sono state salvate, tra cui 41 stranieri", ha detto il portavoce del ministero dell'Interno, Najib Danish, che ha alluso a "tre assalitori" invece dei quattro menzionati in un primo tempo. Inoltre, il portavoce ha spiegato che "le operazioni di pulizia erano ancora in corso al sesto piano" per far esplodere le munizioni rimaste li'. Secondo una fonte della sicurezza, l'ultimo membro del comando si era barricato "in una grande stanza con ostaggi, afghani e stranieri", prima di essere ucciso. "Abbiamo sentito come ha gridato agli ostaggi che li avrebbe uccisi tutti se non avesse potuto andarsene", ha detto questa fonte.
Poco dopo le 8:00 (4:30 in Italia) di oggi, mentre il fumo usciva dal sesto e ultimo piano dell'edificio, alcuni uomini hanno cercato di fuggire attraverso il balcone usando alcuni lenzuoli legati. Uno di questi si e' sciolto, e la caduta e' stata vista in diretta in televisione. Il commando e' entrato in albergo poco dopo le 9:00 (17:30 GMT), provocando un'esplosione prima di cominciare a sparare. L'elettricita' e' stata interrotta all'albergo, situato su una collina nella parte occidentale di Kabul, che era al buio, fatta eccezione per le alte fiamme causate dall'incendio appiccato dagli aggressori. "Riesco a sentire gli spari che sembrano provenire dal primo piano, ma non vedo dove siano, ci nascondiamo nelle nostre stanze e i servizi di soccorso arrivano presto", ha detto un cliente dello stabilimento a condizione di rimanere anonimo. "Prega per me, moriro' sicuramente", Aziz Tayeb, direttore regionale della societa' afgana delle telecomunicazioni, lo ha scritto su Facebook la sera prima di aggiungere: "Me ne sono andato, ma un centinaio di miei colleghi e amici sono ancora intrappolati tra la vita e morte".
Durante la notte, le forze speciali schierate hanno gradualmente riguadagnato il controllo del campo. "Ma ci stiamo muovendo lentamente per evitare vittime civili", ha detto il portavoce del vice ministro dell'Interno, Nasrat Rahimi. Della sicurezza dell'hotel era stata incaricata di recente una nuova societa'. "Stiamo indagando per capire dove sono entrati gli assalitori, potrebbero aver usato le porte della cucina sul retro". Un contabile dell'albergo, che e' riuscito a fuggire dal luogo perche' conosceva bene l'edificio, ha dichiarato che "le nuove guardie si sono salvate senza combattere, non hanno risposto, non avevano nessuna esperienza". Non si sa quante persone erano nell'hotel durante l'attacco, ne' quanti stranieri o da quali paesi. L'Hotel Intercontinental di Kabul, che non appartiene all'omonima catena internazionale, ospita spesso matrimoni, conferenze e incontri politici. Il suo tetto illuminato con vista su Kabul e' particolarmente popolare tra le classi piu' ricche. Sabato mattina c'e' stata una conferenza sulla presenza e gli investimenti cinesi in Afghanistan. L'hotel, aperto nel settembre del 1969, era gia' stato l'obiettivo di un attacco rivendicato dai talebani nel giugno del 2011, che fece 21 morti. Da allora, l'hotel era sotto forte sorveglianza, con accesso riservato. Ma e' circondato da giardini e vegetazione che puo' permettere di entrare discretamente.