Pachino, furto in abitazioni e su auto: scattano i domiciliari
Il 5 luglio scorso il Tribunale di Sorveglianza di Catania ordinava l’affidamento in prova al servizio sociale di Maurizio Tuzza di 40 anni, il quale il successivo 6 settembre 2017 veniva scarcerato. Tuttavia, emergeva che l’uomo, durante il periodo di affidamento in prova, non teneva una condotta irreprensibile così come previsto dalla legge. Infatti, gli agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di Pachino, indagavano su alcuni furti in abitazione e su autovettura avvenuti tra il 2 ed il 5 novembre e, dopo attenta valutazione di una serie di elementi indiziari, denunciavano per il reato di ricettazione Tuzza in quanto, durante una perquisizione, erano stati rinvenuti alcuni oggetti preziosi di bigiotteria ed un carnet di assegni di sospetta provenienza furtiva oltre a due munizioni da guerra calibro 7,62 e tre munizioni calibro 7,65.
Il riconoscimento degli oggetti sequestrati, da parte dei rispettivi titolari, permetteva di contestare nei confronti dell’uomo il reato di ricettazione e la detenzione illegale di munizionamento per arma comune e da guerra, nonostante lo stesso, dopo la perquisizione, si rendeva irreperibile per tutta la giornata, con conseguente richiesta di misura cautelare. A seguito delle risultanze investigative prodotte, il GIP del Tribunale di Siracusa, condividendo in pieno la richiesta, in data 17 novembre 2017 emetteva Ordinanza di Applicazione di Misura Cautelare Personale, disponendo l’applicazione della custodia cautelare in carcere del suddetto, il quale tuttavia, dopo pochi giorni trascorsi in carcere, veniva scarcerato e sottoposto agli arresti domiciliari.