Siracusa, Cutrufo: "Se fossi stato nel Pd avrei preso almeno novemila preferenze"
"Se fossi stato candidato nel Pd avrei preso almeno 9000 preferenze e oggi sarei deputato all'Ars. Nessuno mi voleva in lista perchè sapevano che avrebbero perso". Rompe il silenzio Gaetano Cutrufo, imprenditore siracusano di successo nel settore metalmeccanico e al vertice della squadra di calcio del Siracusa. Non è un'intervista, ma una conversazione con Nuovo Sud. "Potevo andare in qualsiasi partito e sarei stato eletto, ma volevo fare un regalo a mio padre, un vecchio simpatizzante del Partito comunista. Se fossi stato eletto il successo l'avrei dedicato a lui, ma così non è stato. Sono finito in un partito a "zero voti" ed il miracolo che Ap ha fatto a Siracusa, non è bastato a controbilanciare quella che definisco una Waterloo nelle altre province". A giochi già fatti si è appreso di una conversazione tra il presidente del Siracusa Calcio ed il sottosegretario alla Sanità, Davide Faraone. Questi lo rimproverava di non avere messo il simbolo del Pd nei suoi manifesti. "La lista alle Regionali per il Pd era ancora aperta a 6 ore dalla presentazione - ricorda Cutrufo - e voglio dire apertamente che i vertici regionali del partito hanno disatteso le indicazioni che arrivavano dallo stesso segretario nazionale, Matteo Renzi. Sulla mia candidatura nei Democratici erano state date assicurazioni al sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, componente della direzione nazionale del Pd. Anche lui è stato tradito per un'assicurazione che poi si è rivelata virtuale. Se avessi saputo 20 giorni prima che per me non c'era il posto mi sarei organizzato diversamente, avrei potuto fare le stesse cose che hanno fatto altri candidati, in altre liste, poi eletti parlamentari all'Ars, oppure non correre più. Invece la scelta è caduta sui Centristi per l'Italia e Alfano, partito che già era in via di estinzione e che difficilmente potrà uscire dalle macerie elettorali".
A Siracusa c'è voce di una separazione politica con il sindaco "renziano" Garozzo. "Per la mia affermazione elettorale mi hanno cercato un po' tutti e questo lo trovo un fatto normale. E' chiaro che qualcuno spera che quest'asse Cutrufo - Garozzo si rompa. Con Giancarlo abbiamo discusso ed abbiamo fatto l'analisi del voto. Non c'è dubbio che abbiamo commesso errori, soprattutto scegliendo un partito decotto, ma non c'è nessuna rottura. Con Giancarlo abbiamo amici e sostenitori in comune. E non possiamo deluderli dopo una bella campagna elettorale".