Ragusa, D'ASta (PD): "La maggioranza grillina non c'è più"
"La maggioranza non esiste piu' da un anno e il disimpegno della consigliera Gianna Sigona dal gruppo Cinque Stelle non fa altro che sancire quello che noi del Pd andiamo dicendo da tempo. E cioe' che bisognava staccare la spina a questo sindaco tempo addietro quando avevamo presentato la mozione di sfiducia che adesso, per questioni di natura tecnica, non e' possibile riproporre". Lo dice Mario D'Asta, capogruppo PD al Comune di Ragusa. "Meglio rimanere attaccati alla poltrona - attacca - piuttosto che mettere in discussione il proprio destino dimostrando di volere bene alla citta'". D'Asta dice di farsi portavoce "delle lagnanze dell'intera popolazione ragusana che continua a recriminare per le proposte sbagliate portate avanti da un'amministrazione comunale che continua a mettere le mani nelle tasche dei cittadini elevando alle massime percentuali le aliquote della tassazione locale causando, dall'altra, disastri nei servizi sociali. Stanno mortificando la citta', le imprese, le famiglie, i servizi per le stesse - ha spiegato D'Asta - abbiamo visto il salto indietro che e' stato fatto con la classifica di Legambiente. E riteniamo che non sia ancora finita. Perche' le prossime classifiche continueranno a proiettarci ancora verso il basso. Noncurante di tutto cio', la giunta Piccitto, che aveva promesso la rivoluzione, ma solo a parole, ha aumentato i costi della politica, fatto crescere il numero dei consulenti, proceduto ad affidamenti diretti in maniera ambigua. E per di piu' non abbiamo nessuna opera pubblica degna di tal nome, la raccolta differenziata e' ancora ferma al palo per non dire di un centro storico superiore che ormai sta esalando l'ultimo respiro. Il sindaco - continua - abbia un sussulto d'orgoglio e si dimetta visto che anche la maggioranza che lo aveva sostenuto si e' ormai sciolta come neve al sole. Il malcontento della citta' e' rappresentato dal malessere del Movimento 5 Stelle che perde pezzi e che si trova ormai in una condizione di evidente minoranza che gia' non gli consente da piu' di un anno, e non gli consentira' sino alla fine, di potere operare al meglio. Anzi, questi nove mesi saranno vissuti dalla Giunta Piccitto con la consapevolezza di chi sa ormai di avere deposto le armi del cambiamento. Ma l'amore per le poltrone e' piu' forte. Peggio di cosi' - conclude - davvero, non poteva andare alla nostra citta'".