Dessì a Siracusa per individuare la location per la sua mostra
“Il giallo è colore che sollecita il tutto. È il materializzarsi di una visione che si avvicina all’accecamento. Forse ha a che fare con un sogno”: sono le parole di Gianni Dessì, l’artista romano la cui opera è stata scelta per rappresentare la cinquantatreesima stagione di spettacoli classici nel manifesto ufficiale della Fondazione Inda a Siracusa. Il giallo assoluto, innaturale, astratta materializzazione della luce e Siracusa è la città della luce. Durante la presentazione nello scorso marzo Giuseppe Piccione, presidente dell’associazione “Amici dell’Inda” aveva anticipato la possibilità di una mostra a Siracusa delle opere dell’artista romano.
Giannì Dessì è in questi giorni nel capoluogo aretuseo, alle sue opere ha voluto fare riferimento Giorgio Barberio Corsetti per le “maschere/marionette” che animeranno i fondali della scena e daranno forma ai personaggi incontrati nell’Ade da Dioniso e Xantia. Dessì è a Siracusa chiamato da Barberio Corsetti, ma osserva i posti che potrebbero accogliere le sue opere e ne misura i volumi, da scenografo oltre che pittore e scultore e immagina gli sviluppi di un racconto che potrebbe essere grandioso, a seconda degli spazi utilizzati. Numerose sono state le mostre in Italia e all’estero, ha esposto alla Biennale di Venezia, a Parigi, al Mart di Rovereto; una triplice installazione, tre teste di dimensioni monumentali, è a Pechino.
Come è stato scritto “concepisce le sue opere e le sue mostre come veri e propri percorsi che si articolano nei singoli lavori mediante elementi diversi messi in relazione tra loro, e all’interno degli spazi espositivi attraverso il rapporto e i richiami che l’artista instaura tra le opere dislocate nei vari ambienti con cui si confronta”. Un artista eclettico le cui opere si spera possano essere ammirate a Siracusa con una mostra che porti avanti l’incontro tra arte e città.
Anita Crispino