Casa Italia, pure a Catania 10 cantieri contro rischi sisma
'Casa Italia' e' un "programma di lungo periodo, con l'obiettivo di coordinare e integrare le attivita' di promozione della sicurezza". Il focus 2017 del progetto, deciso da Matteo Renzi nel consiglio dei ministri del 25 agosto, dopo il sisma nel Centro Italia, e' sulla casa ovvero il "luogo che deve essere sicuro per eccellenza" e sulla sicurezza in caso di eventi sismici. La scelta del progetto - ideato da Renzo Piano e di cui e' project manager l'ex rettore del politecnico di Milano, Giovanni Azzone - e' di "intervenire sugli edifici esistenti, riducendone la vulnerabilita', e sulla resilienza delle comunita', assicurando la vivibilita' degli insediamenti". "E' un approccio piu' oneroso - si sottolinea -, ma oggi compatibile con la disponibilita' di informazioni analitiche e di tecnologie innovative". I piani di azione - in cui sono coinvolti vari soggetti (Istat, ministeri dell'Economia, dei Beni culturali, dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dell'Istruzione, Ispra, Enea, Cnr, Mattm, Ingv, e Agenzia delle entrate - porteranno all'individuazione di una "mappa dei rischi" e all'avvio di una serie di cantieri, oltre a concentrarsi sulla "diagnostica speditiva estesa" e sul "repository edifici", ovvero una sorta di data base integrato sulle caratteristiche degli edifici (con informazioni su eta', tipologia costruttiva, stato di conservazione, qualita' energetica dimensione, tipologia e localizzazione degli edifici). I cantieri - non in aree "di cratere" e scelti in base a pericolosita' sismica, presenza di rischio idrogeologico (e, in almeno un caso, vulcanico e marino), e distribuzione sul territorio - saranno aperti a Catania, Feltre (Belluno), Foligno (Perugia), Gorizia, Isernia, Piedimonte Matese (Caserta), Potenza, Reggio Calabria, Sora (Frosinone), e Sulmona (L'Aquila). Gli obiettivi specifici dei cantieri saranno: "sperimentare soluzioni costruttive innovative, in grado di aumentare la sicurezza degli abitanti a fronte di eventi sismici, mantenendo al contempo l'edificio vivibile e utilizzabile durante tutte le fasi dell'intervento"; "derivare, a valle della sperimentazione, linee guida che possano costituire un riferimento per interventi estesi all'intero territorio nazionale"; "rappresentare occasioni di un piu' ampio coinvolgimento sul tema della sicurezza, sia a livello locale che in ambito nazionale"; e "consentire una riflessione dal basso sulle politiche adottate in passato per promuovere la sicurezza".
L'obiettivo della riunione e della presentazione odierna era quello di fare il "tagliando" al progetto, ha spiegato Azzone. 'Casa Italia', ha sostenuto, si pone la finalita' di "promuovere la sicurezza del Paese", unendo diversi progetti. "Vogliamo rendere il Paese meno fragile senza spopolare delle aree - ha detto -. L'obiettivo e' intervenire per fare in modo che le comunita' siano in grado di affrontare problemi che vivono in edifici di qualita' superiore" attraverso la diagnostica e la gestione dei dati sugli edifici. Ci proponiamo di "passare da ricette generiche a quasi una medicina di precisione", ha aggiunto, "intervenire in questo modo e' complesso" e occorre farlo in regime di "sostenibilita' economica".
Tra i progetti esecutivi e gli obiettivi citati da Azzone, la mappa del rischio dei Comuni italiani ("l'Istat sta costruendo il sito pubblico, con l'obiettivo di avere un sito accessibile dalla fine del mese di maggio); la mappatura di diverse centinaia di migliaia di edifici pubblici, in collaborazione con il ministero delle Infrastrutture; avere informazioni integrate sugli edifici privati. I dieci cantieri - per cui il governo ha stanziato 25 milioni di euro - che dovrebbero aprire a settembre, ha concluso, saranno in "dieci citta' campione" con l'obiettivo di estendere il frutto della sperimentazione "a tutto i territorio nazionale". Infine, sara' sviluppato un "prototipo di scuola sicura".