Intimidazione stile mafioso alla Caritas di Marina di Acate
Intimidazione contro il Presidio fisso della Caritas di Ragusa a Marina di Acate: rotta una finestra e messi sotto sopra gli ambienti senza pero' rubare nulla e cio' pochi giorni dopo la messa in onda della trasmissione di Radio Anch'io da Vittoria sul tema delle agromafie. Sulla pagine Facebook della Diocesi, la denuncia della Caritas: "Al linguaggio trasversale degli avvertimenti e dell'intimidazione, gli operatori della Caritas sanno rispondere con la parola diretta del perdono e con la testimonianza del servizio.
Per questo, ad appena 24 ore dalla scoperta della violazione, il Presidio era gia' operativo in tutti i suoi servizi in favore dei lavoratori agricoli della zona e delle loro famiglie: l'accoglienza, l'ascolto, lo sportello legale, lo sportello sindacale curato dalla Cgil, il servizio di medicina e infermeria con la fornitura di alimenti per neonati, la distribuzione abiti. Vista la data, ci siamo permessi persino una piccola festa di Carnevale offrendo le chiacchiere, le uniche che ci concediamo al Presidio Caritas. Questo e' stato possibile grazie al prezioso lavoro di ricostruzione e messa in ordine della Caritas parrocchiale della Parrocchia San Nicolo' di Acate e delle ragazze in Servizio civile nazionale. Noi ci siamo e non abbiamo paura".
L'intimidazione dopo che il 22 febbraio i microfoni di Radio Anch'io si sono accesi a Vittoria da dove la popolare trasmissione aveva articolato la sua puntata sulle agromafie e sul malaffare, su cio' che di brutto ma anche di buono, gravita attorno al mercato ortofrutticolo e a tutta la filiera agroalimentare, dopo l'ennesimo attentato incendiario messo in atto contro una ditta di autotrasporti. Durante quella trasmissione, assieme a Cgil, associazioni antiracket, alla testimonianza del giornalista dell'Agi Paolo Borrometi, erano stati sentiti anche gli operatori della Caritas diocesana, ed era stata ascoltata la testimonianza di un lavoratore straniero che attraverso il punto di ascolto Caritas di Marina di Acate aveva denunciato le condizioni di lavoro. Il direttore della Caritas diocesana di Ragusa, Domenico Leggio ha sporto denuncia ai carabinieri.