Operazione dei carabinieri di Piazza Armerina
Spaccio di droga, eseguiti 8 arresti a Pietraperzia
I carabinieri del Comando provinciale di Enna, dalle prime luci dell’alba, stanno eseguendo un provvedimento di applicazione di misura cautelare emesso dal Tribunale di Enna con contestuali perquisizioni nei confronti di otto persone pregiudicate due delle quali da associare in carcere. Le indagini, condotte dai militari della Compagnia di Piazza Armerina e coordinate dalla Procura della Repubblica di Enna, hanno consentito di far luce su un’attività di spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti nell’ambito del territorio del Comune di Pietraperzia e limitrofi. Nel corso delle indagini, sono stati sequestrati oltre 3 chili di sostanza stupefacente di varia natura e denunciate 22 persone in stato di libertà. La droga arrivava da Catania e Palermo e ai clienti abituali che non avevano tutto il denaro sufficiente per acquistare la sostanza stupefacente veniva persino fatto credito. E' uno dei retroscena dell'operazione antidroga, eseguita all'alba dai carabinieri nei Comuni di Pietraperzia, Riesi, Caltanissetta, Catania e Belluno. Otto in tutto le misure cautelari emesse dal gip di Enna su richiesta del sostituto procuratore Francesco Augusto Rio. Per due persone si sono spalancate le porte del carcere, 5 invece sono state sottoposte al divieto di dimora e una all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Per tutti l'accusa, a vario titolo e in concorso tra loro, è di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini, avviate nel gennaio del 2015 e andate avanti per sette mesi, hanno permesso di fare luce su un'organizzazione dedita allo spaccio di cocaina, eroina e hashish nel comune di Pietraperzia, in provincia di Enna. Alcuni degli indagati hanno già in passato riportato condanne per rapina, furto aggravato, ricettazione, lesioni e minacce. Il rifornimento dello stupefacente avveniva a Palermo e Catania. In particolare, i fornitori di Di Marca e Lo Presti nella città etnea erano Maurizio Cutuli, Carmelo Flora e Desiree Gennamari, destinatari della misura del divieto di dimora nella Provincia di Enna. Il 10 giugno del 2015 Lo Presti fu arrestato a Pietraperzia al rientro da Palermo. Nella sua auto le forze dell'ordine trovarono 30 panetti di hashish per un peso complessivo di 3 chili nascosti nelle lamiere del portellone posteriore della vettura. Durante la perquisizione domiciliare stamani nell'abitazione di Di Marca i carabinieri hanno trovato 17mila euro in banconote di diverso taglio, nascoste dentro la lavatrice e ritenute provento dell'attività illecita. Per lui si sono così spalancate le porte del carcere di Caltanissetta. Lo Presti, invece, è stato ritracciato e arrestato a Belluno, dove da qualche mese si era trasferito.