Passante ferroviario
Palermo, tornati a lavoro i 45 operai della Tecnis di Catania
Sono tornati al lavoro ieri pomeriggio a Palermo i 45 operai del cantiere Tecnis di Catania, la società finita nella bufera prima per le tangenti Anas e poi per l'inchiesta su infiltrazioni mafiose condotta dalla Procura di Catania, commissariata fino al sequestro di azioni e quote societarie. Gli operai, impegnati nella realizzazione del passante ferroviario per la metropolitana, da quattro mesi sono senza stipendio. I primi soldi potrebbero arrivare, secondo il Giornale di Sicilia, fra il 14 e il 18 marzo, dopo che la società avrà incassato i fondi di una tranche di avanzamento dei lavori: 700 mila euro che dovrebbero essere incassati entro l'11 marzo. Per il personale, che a gennaio ha lavorato solo cinque giorni, si ipotizza un anticipo di mille euro sulla mensilità di febbraio. Il commissario straordinario Rodolfo Ruperto ha sempre assicurato che i cantieri di Palermo (la società è incaricata anche del piano di disinquinamento della costa, con i lavori al grande collettore fognario) sono strategici e che gli stipendi saranno pagati