Superati i tempi per l'approvazione
Regione in ritardo sulla Finanziaria, esercizio provvisorio per due mesi
Ancora una volta il governo della Regione farà ricorso all'esercizio provvisorio. La manovra finanziaria è giunta in ritardo all'Assemblea regionale e non ci sono più i tempi per approvarla entro i primi giorni di gennaio, dunque si andrà per dodicesimi. Oggi stesso la giunta Crocetta dovrebbe approvare un testo per due mesi di esercizio provvisorio. A conclusione della conferenza dei capigruppo dell'Ars, riunita per stabilire il calendario dei lavori parlamentari, il governatore Rosario Crocetta ha detto: "Approveremo in giunta l'esercizio provvisorio questa sera e domani andrà in aula: è una questione di mediazione politica". "L'importante è non andare oltre i due mesi e non diventi un pretesto per rinviare la finanziaria", ha aggiunto. Allarga le braccia l'assessore all'Economia, Alessandro Baccei, che nei giorni scorsi aveva escluso un rinvio della manovra finanziaria: "Avrei preferito non andare all'esercizio provvisorio ma va bene lo stesso", ha affermato.
Dopo il ko sul Dpef, altra sconfitta in aula per governo e maggioranza. Con voto segreto (36 voti favorevoli e 33 contrari) l'Ars ha approvato un emendamento soppressivo, presentato dal M5s, che cassa la norma del disegno di legge sulle variazioni di bilancio 2015, all'esame dell'aula, che assegnava 2,5 milioni di euro a Riscossione Sicilia, la società incaricata di gestire la riscossione dei tributi e delle altre entrate nella Regione. Contro l'emendamento si era espresso il governo, rappresentato in aula dall'assessore all'Economia Alessandro Baccei, e a maggioranza anche la commissione Bilancio. Applausi sai banchi dei 5stelle quando il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, ha letto l'esito della votazione.