Parenti di paziente morto minacciano medici in un ospedale di Palermo
Nuovo caso di violenza e tentata aggressione nei confronti del personale sanitario del pronto soccorso dell'ospedale Ingrassia, a Palermo, da parte di alcuni parenti di un uomo morto per arresto cardiorespiratorio. Sono arrivate nel nosocomio di corso Calatafimi pattuglie di Polizia e Carabinieri. "Alcuni parenti esagitati hanno cominciato a dare calci alle porte di separazione all'interno delle sale del pronto soccorso, minacciando i sanitari. Per fortuna si sono verificati solo danni materiali e tanta paura per il personale presente - denuncia Angelo Collodoro del sindacato dei medici Cimo -. Siamo stanchi di annunci, promesse e solidarietà da parte delle istituzioni di governo, da settimane chiediamo un incontro e maggiori misure di sicurezza per l'ospedale Ingrassia, continuando di questo passo non vorremmo si verificassero conseguenze più gravi e irreparabili per i sanitari. Siamo ormai convinti che siano indispensabili i posti di polizia in tutti i pronto soccorso degli ospedali siciliani", conclude Collodoro.
I carabinieri hanno denunciato con l'accusa di danneggiamento il cognato dell'uomo di 41 anni morto di infarto la scorsa notte all'ospedale Ingrassia di Palermo. Sarebbe stato lui a danneggiare le porte del pronto soccorso dopo avere appreso della morte dell'uomo. I sanitari dell'ospedale sono intervenuti per soccorrere la sorella del paziente morto, che si è sentita male. Ieri mattina, sempre al pronto soccorso dell'Ingrassia, una dottoressa e un infermiere erano stati aggrediti dai parenti di un ragazzo che ritenevano non adeguate le cure praticate al congiunto. Il medico ha riportato ecchimosi e contusioni mentre l'infermiere un trauma lombo sacrale. Indagini sono in corso da parte della polizia che ha identificato i parenti del ragazzo. L'episodio è stato denunciato dai due sanitari.