La Procura di Vallo della Lucania apre un'inchiesta sui ritardi nei soccorsi del ragazzo francese
È morto subito dopo essere precipitato e aver chiesto aiuto il 27enne Simone Gautier, il turista francese scomparso lo scorso 9 agosto e il cui corpo è stato ritrovato ieri senza vita in un dirupo del Cilento. È riuscito a dare l'allarme ai carabinieri ma, secondo una prima ricostruzione anche in seguito all'esame esterno della salma, il ventisettenne in poco tempo, 40/ 45 minuti, sarebbe morto. A causare il decesso - ma sarà l'esame autoptico a stabilirlo - è stata la frattura di una gamba che avrebbe rescisso l'arteria; da qui l'emorragia. Il corpo, confermano gli inquirenti, era in avanzatissimo stato di decomposizione. E un'inchiesta è stata aperta dalla Procura di Vallo della Lucania (Salerno) in relazione alla morte dell'escursionista. Secondo quanto si è appreso, l'indagine, in particolare, intende accertare eventuali responsabilità su presunti ritardi nell'avvio dei soccorsi. Il corpo, confermano gli inquirenti, era in avanzatissimo stato di decomposizione: un particolare che confermerebbe il fatto che Simon sia morto poco dopo la caduta. Intanto all'ospedale di Sapri è giunto il padre con la sua compagna ed il console francese, attesa anche la madre del turista. Gli inquirenti ribadiscono che non c'è stato ritardo nei soccorsi: sin da subito, spiegano i carabinieri, l'area dove è stato poi ritrovato Simon era stata individuata; complicato il ritrovamento per il dirupo e la zona impervia. E il 118 denuncia: 'Italia in ritardo sulla direttiva Ue'