Nuovo ospedale di Siracusa, Vinciullo: autogol di sindaco, giunta e Asp
L'Ufficio Tecnico Comunale di Siracusa, sull'area del nuovo Ospedale, correttamente, boccia il sindaco, la giunta Comunale e l'ASP 8. Lo dichiarano Vincenzo Vinciullo e i Consiglieri Comunali Salvatore Castagnino, Fabio Alota e Mauro Basile.
Così come avevamo detto noi, l'Ufficio Tecnico non poteva dare alcun parere se la richiesta sull’area dove costruire il nuovo ospedale, che per inciso non esiste, non fosse stata accompagnata dai pareri di Genio Civile, Soprintendenza ..... ricordando che le tre aree sono sottoposte a vari vincoli, alcuni dei quali marginali, ma che devono essere necessariamente rispettati in quanto il vincolo o esiste oppure non esiste.
Ancora una bocciatura per l'amministrazione Comunale di Siracusa e questa volta è sicuramente la peggiore perché a bocciare il Sindaco sono i suoi dipendenti, sono i suoi uffici, sono gli uffici della Città di Siracusa a cui, incautamente, la Giunta Comunale aveva inviato una relazione che non ha, dal punto di vista amministrativo, alcun valore.
E, per inciso, non si contesta la relazione, in quanto frutto dell’attività di un privato che può scrivere e dire quello che vuole, ma si contesta il fatto che questa relazione sia arrivata agli uffici con una Delibera di Giunta Comunale, ma senza alcuna richiesta ufficiale dell’ASP, che non ha ancora provveduto a ritirare il progetto del 26 ottobre 2011 e la richiesta dell’area della Pizzuta dove costruire il nuovo ospedale, del 30 marzo 2011.
Avevamo più volte, inascoltati, avvisato tutti sul percorso errato che era stato intrapreso.
Oggi, hanno continuato Vinciullo, Castagnino, Alota e Basile, tutti coloro i quali hanno lodato la scelta fatta dalla Regione, dopo aver sbattuto la faccia contro il muro, cioè la corretta decisione dell’Ufficio Tecnico Comunale, speriamo che imparino ad essere meno saccenti, meno presuntuosi, un pochino più umili.
Amministrare un Ente pubblico presuppone studi approfonditi, conoscenze degli argomenti trattati, visione globale del problema affrontato. Qui tutto questo non c’è stato.
C’è stata solo arroganza, presunzione, voglia di avere le prime pagine dei giornali, volere apparire agli occhi dei propri concittadini difensori non sappiamo di quali diritti che erano stati loro sottratti. Emerge, invece, la pochezza amministrativa, l’insufficiente capacità di rappresentare le istituzioni, il vuoto totale dal punto di vista programmatico, progettuale e strategico.
Eppure, ha proseguito Vinciullo, avevo indicato un percorso da seguire a cui potevano adeguarsi, avendo meno supponenza e cioè quello utilizzato in occasione della costruzione del nuovo Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, da me attuato quando ero Assessore alla Ricostruzione della Città di Siracusa.
Si è scelto, invece, un altro percorso, che è quello della supponenza amministrativa e oggi paghiamo il risultato di questa incapacità assoluta di gestire il territorio, con ulteriori ritardi, ulteriori perdite di tempo, apparendo, ancora una volta, agli occhi delle altre province siciliane, come un territorio incapace di autogestirsi e che sarà costretto a ricorrere all’aiutino della Regione per risolvere un problema che il Consiglio Comunale di Siracusa, negli ultimi 30 anni, ha già risolto almeno 12 / 13 volte.
Dopo di che, hanno concluso Vinciullo, Castagnino, Alota e Basile, un consiglio spassionato: l’Amministratore Comunale ricorra ad un esperto esterno, ma uno che veramente ne capisce, non trovato per strada. Si faccia aiutare, lo nomini facilitatore, accompagnatore ma si faccia indicare la strada corretta, senza mettere in difficoltà gli Uffici Comunali che non possono passare come quelli che si sono lavati le mani e hanno preferito non scegliere in questa vicenda.