Ragusa, sanitari iblei sperimentano dispositivo riabilitativo giapponese
L’esoscheletro giapponese di ultima generazione per la prima volta in Sicilia. Un innovativo strumento riabilitativo sarà presentato e “provato” per la prima volta, dai medici e dai sanitari ragusani. L’esoscheletro sarà presentato martedì 25 giugno, al porto turistico di Marina di Ragusa. Un giovane ennese, che non ha più l’uso delle gambe, un ex militare che ha subito un grave incidente con la moto, sarà il primo paziente siciliano ad utilizzare l’importante dispositivo riabilitativo. L’iniziativa è stata promossa da ORTHOM Group, in collaborazione con l’associazione Unipit e con Officine Ortopediche Rizzoli, con il patrocinio del comune.
L’evento è stato presentato, a Palazzo dell’Aquila, a Ragusa, dal sindaco, Peppe Cassì, e dal presidente di Unipit e di Orthom Group, Pietro Di Falco, da Sara Lanza, primario del reparto di Medicina fisica e riabilitativa di Comiso/Vittoria, in rappresentanza dell’Asp 7. Erano presenti anche Giuseppe Tumino, dell’Ordine dei Medici di Ragusa e Franca Mangiapane, dell’Inail.