Emergenza incendi boschivi, nel Siracusano non c'è accordo tra sindacati e Corpo Forestale
Non parte sotto i migliori auspici la campagna antincendio in provincia di Siracusa. Mentre il caldo inizia a farsi sentire, anche con picchi elevati nelle temperature, tarda ad arrivare l’accordo tra i sindacati di categoria e il Comando del corpo forestale. Al centro della trattativa l’organizzazione del lavoro che, in questo momento, penalizza i lavoratori.
“Come al solito, la fase organizzativa è partita in ritardo – commentano i segretari generali di Fai, Flai e Uila territoriali, Sergio Cutrale, Domenico Bellinvia e Gianni Garfì – Ci sono degli aspetti, così come rimarcato dai vertici regionali del sindacato, che vanno trattate e concordate su base provinciale.
Tra queste – continuano i tre segretari – l’orario di lavoro che va concordato in sede di comitati paritetici territoriale e sulla cui convocazione scontiamo ritardi enormi. Così, i lavoratori della nostra provincia, stanno continuando con orari incredibili.
Si comprenderà che il servizio antincendio presuppone grande attenzione e prontezza di intervento. Questi turni massacranti, invece, rischiano di sfiancare i lavoratori mettendo a rischio la loro stessa sicurezza e, con essa, anche quella del patrimonio boschivo.
Questo stato di cose presuppone una serie di violazioni – concludono Cutrale, Bellinvia e Garfì – Da quella per la mancata concertazione così come previsto dal Contratto integrativo a quella di una indiscriminata diminuzione della retribuzione mensile, dallo sforamento dell'orario ordinario giornaliero e pause intermedie al lavoro straordinario oltre i limiti di legge, dai problemi di sicurezza per l'eccessivo lavoro giornaliero che espone i lavoratori in modo spropositato, all’orario di lavoro senza alcuna pausa pranzo.
Per tutto questo, come Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, abbiamo chiesto un incontro urgente all’Ispettorato del lavoro.”