Migranti, Sea Watch non sbarcherà i naufraghi in Libia: non è porto sicuro
"Tripoli non è un porto sicuro. Riportare coattivamente le persone soccorse in un Paese in guerra, farle imprigionare e torturare, è un crimine. È vergognoso che l'Italia promuova queste atrocità e che i governi Ue ne siano complici". Lo dice Sea Watch.
Dopo aver lasciato le acque di ricerca e soccorso libiche la Sea Watch 3, con a bordo 52 migranti soccorsi, dalla tarda mattinata ha puntato la rotta verso Nord, in direzione Lampedusa, che si trova a poche ore di navigazione.