Agguato senza scampo ad Avola: undici colpi di pistola per uccidere un ragazzo
Gli hanno riservato la fine di un boss, lui che aveva soltanto 25 anni ed una vita tutta da affrontare. Forse due killer sono entrati in azione per compiere la 'missione di morte' questa notte ad Avola. Undici i colpi esplosi contro Andrea Pace, 25 anni, un ragazzo definito un po' esuberante e nulla di più. Qualche noia con la giustizia l'aveva avuta, ma nulla a che fare con la criminalità organizzata. Gli hanno sparato con un revolver anche alle spalle con una calibro 7,65. Una pioggia di fuoco e di piombo che svegliato l'intero quartiere. I sicari non gli hanno dato scampo, perchè Pace è crollato davanti il portone di casa in una pozza di sangue. Si è trattato di un agguato stile mafioso. Il ragazzo è stato assassinato probabilmente per regolare un vecchio conto in sospeso. Sono stati i familiari i primi ad accorrere in strada. E' stata una scena straziante vedere il figlio che non dava più segni di vita in una pozza di sangue. Da una ispezione sommaria sul cadavere, sarebbero stati 6 o 7 i colpi che hanno raggiunto la vittima. Sarebbero stati vitali i proiettili che lo hanno raggiunto all'addome ed alla spalla. Il giovane è morto qualche minuto dopo la sparatoria tra la disperazione del padre che aveva sentito trambusto in strada. Inutile l'arrivo dell'ambulanza del 118. Quando sono arrivati i soccorritori il cuore del ragazzo si era già fermato. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Stazione di Avola ed i colleghi della Compagnia di Noto e nelle prime ore del mattino pure il medico legale che ha fatto un'ispezione sommaria sul cadavere. Andrea Pace dopo avere trascorso la serata con amici, verso le 2 aveva deciso di rientrare a casa a bordo del suo scooter. Ha aperto il garage, ha parcheggiato il mezzo e dopo avere chiuso il box che si trova a pochi passi dall'abitazione, è stato investito da una pioggia di piombo. I sicari erano appostati vicino il portone di casa della famiglia Pace. Così per gli assassini è stato facile uccidere il ragazzo. Andrea nonostante le gravissime ferite ed in una pozza di sangue, si è trascinato fino al portone dell'abitazione, ma non è riuscito ad entrare, cadendo sull'asfalto. Un tentativo disperato, ma inutile per sottrarsi alla furia omicida di chi aveva già deciso il suo destino. Il cadavere di Andrea Pace è stato trasferito all'obitorio dell'ospedale Umberto I di Siracusa per l'autopsia. Il ragazzo per le forze dell'ordine non era uno sconosciuto. In passato era stato denunciato per stalking nei confronti della ex. I carabinieri della Compagnia di Noto che si occupano delle indagini, hanno acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza della zona e stanno raccogliendo le testimonianze degli amici con cui ha trascorso le ultime ore di vita. Ancora da decifrare il movente del delitto. La Procura della Repubblica di Siracusa ha aperto un'inchiesta ed il pm di turno ha disposto l'autopsia. Anche la Chiesa di Avola ha espresso dolore e cordoglio per la famiglia del ragazzo. Il Vicario foraneo, don Fortunato Di Noto, a nome dei sacerdoti, i diaconi e la comunità ecclesiale della città di Avola , ha espresso vicinanza e il cordoglio ai familiari e ai cari parenti profondamente provati dal dolore. Supplichiamo nella preghiera il conforto che viene da Dio e la pietas che dovrebbe scaturire dal cuore di ogni uomo e donna di buona volontà. Condanna, senza tentennamenti, l’efferato omicidio che ha stroncato barbaramente la giovane vita. Esprime fiducia nella magistratura e negli investigatori affinchè ci aiutino a comprendere l’irragionevole e oscura azione che ha così orribilmente ucciso questo giovane papà. Dove è finito l’umanesimo, il rispetto dell’altro? Perché si arriva a così tanta violenza? La violenza non è antidoto per guarire dal malessere o dalla sopraffazione, è un fallimento personale, sociale e comunitario. L'idea che qualcuno abbia ucciso un uomo è già pesante, sconvolge; è disumano uccidere una persona e va contro la natura dell'uomo arrogarsi il diritto di togliere ciò che solo Dio può dare agli uomini. Prevalga, contro ogni sopraffazione e violenza, la cultura e del rispetto della vita.”
A.D.A.