Ospedale di Noto, la protesta dei cittadini è sacrosanta e va ascoltata
Seguo da alcuni giorni, con viva attenzione e profonda trepidazione, le vicende concernenti l'onorabile Ospedale di Noto che hanno fatto registrare addirittura una sua occupazione da parte dei cittadini. Ritengo di poter affermare in tutta verità che la protesta degli stessi cittadini, affinché i reparti di ginecologia e pediatria dell'Ospedale di Noto non siano chiusi, è sacrosanta e va ascoltata. Sono ben consapevole delle difficoltà economiche e della necessità di avere un personale medico e sanitario specializzato che possa qualificare i reparti. Ma si tratta nello specifico di presidi sanitari che sono fondamentali per i diritti delle famiglie, delle donne, dei bambini. Ginecologia e pediatria si caratterizzano come servizi di prossimità e il loro paventato trasferimento a Siracusa creerebbe disagi. In quanto Vescovo di Noto, dovendo assumermi la responsabilità di orientare la comunità locale alla ricerca e alla salvaguardia del bene comune, chiedo alle istituzioni interessate di non attardarsi nella ricerca di colpe o responsabilità da addebitarsi reciprocamente, ma di collaborare per cercare insieme soluzioni condivise e sostenibili.
A tal fine, offro tutta la mia disponibilità per creare subito e coordinare un apposito tavolo di lavoro nella Curia di Noto.
Colgo l'occasione per augurare a tutti una buona Settimana Santa, confidando che la vicenda del nostro Ospedale di Noto possa culminare felicemente proprio nella Pasqua di Risurrezione.
*vescovo di Noto