Sindaco di Avola indagato: "Ho sollecitato i burocrati per un'opera pubblica"
Un avviso di conclusione indagini emesso dalla Procura di Siracusa è stato notificato al sindaco di Avola, Luca Cannata e ad altre 17 persone accusate a vario titolo di
truffa, turbativa d’asta, turbata libertà degli incanti e falso ideologico. L'ipotesi di reato contestata dal pm al primo cittadino è il falso ideologico. Stesso reato, secondo il pm, che sarebbe stato commesso dall'ex assessora, Simona Loreto. Coinvolti nell'indagine amministratori, imprenditori, impiegati e dirigenti della Regione.
E’ stato lo stesso Cannata a dare la notizia della conclusione indagini con un video messaggio pubblicato sul suo profilo Facebook.
“Il provvedimento – dice il sindaco Cannata – mi è stato notificato ieri ma già la notizia circolava nei giorni scorsi negli ambienti politici segno che vi fosse un interesse politico a fare desistere il mio gruppo dal partecipare alla competizione elettorale europea. Mi si contesta il reato di falso ideologico per avere sollecitato i funzionari della Regione siciliana sull’iter burocratico di un’opera pubblica che riguarda gli interventi al borgo marinaro. Francamente non comprendo il significato dell’indagine ma sono fiducioso sull’opera della magistratura”.
L'indagine è stata coordinata dal Pm Tommaso Pagano. Le persone coinvolte in questa indagine sono: Salvatore Galioto del Genio Civile di Siracusa, l'ingegnere capo del predetto Ufficio Natale Zuccarello per il rilascio della autorizzazione per la bonifica e riqualificazione del Borgo Marinaro.
I funzionari comunali Sebastiano Anselmo e Pietro Argentino per turbata libertà degli incanti e falso ideologico. Ma ancora l’imprenditore Felice Nastasi amministratore di Calcina srl e Vincenzo Drovetti, legale rappresentante di VD Costruzioni, entrambi per turbata libertà degli incanti; due dipendenti comunali Corrado Di Stefano e Giovanna Zocco per falso in atto pubblico nella loro funzione di membri di commissione di gara per la fornitura di materiali per la manutenzione stradale. Ci sono tra gli indagati Sebastiano e Francesco Buscemi della Euro Impianti e Corrado Gugliotta, quest’ultimo direttore dei lavori e progettista per truffa aggravata al fine del conseguimento di erogazioni pubbliche. Vincenzo e Giuseppe Morale di SL Infrastrutture insieme al dipendente comunale Umberto Masuzzo, Santo Gionfriddo, Giuseppe e Vincenzo Leone per aver conseguito un subappalto senza autorizzazione dell’autorità competente, Pierantonio La Bruna per avere fornito agli inquirenti false informazioni su un pagamento presso il suo negozio di gioielli.
I fatti riguardano il 2015 in occasione di eventi legati alla manutenzione stradale e la riqualificazione delle strade.