"Sistema Montante", Antimafia: agiva governo parallelo
"Dai nostri accertamenti è venuta fuori l'esistenza di un governo parallelo che per anni ha occupato militarmente le istituzioni regionali e ha spostato fuori dalla politica i luoghi decisionali sulla spesa". Lo dice il presidente dell'antimafia regionale Claudio Fava illustrando ai giornalisti la relazione approvata all'unanimità dalla commissione sul cosiddetto Sistema Montante.
"Abbiamo lavorato sul cosiddetto sistema Montante, un personaggio 'protetto' a tutti i livelli e che ha coinvolto vari ambiti istituzionali e categorie professionali, dai giornalisti ai politici a funzionari pubblici". Lo ha detto il presidente della Commissione antimafia dell'Assemblea regionale siciliana, Claudio Fava, presentando la relazione finale sul Sistema Montante', l'ex presidente regionale di Confindustria e delegato nazionale per la legalita', arrestato con l'accusa di essere il regista di un sistema in grado di spiare indagini e pilotare affari. La Commissione ha approvato una corposa relazione - 120 pagine piu' gli allegati - votata all'unanimità e resa disponibile oggi al termine della conferenza stampa. "In particolare abbiamo affrontato un aspetto rimasto fuori dall'indagine giudiziaria, ovvero il modo in cui - ha spiegato Fava - la pubblica amministrazione sia stata asservita, in modo quasi militare, proprio agendo nella scelta della burocrazia regionale: c'erano quelli da premiare perche' disponibili e obbedienti e quelli da cacciare via, con vere liste di proscrizione". L'ex presidente della Regione, Rosario Crocetta, "era piu' un esecutore. Ci sarebbe piaciuto chiederglielo ma - ha chiosato Fava - ha ritenuto di non aderire al nostro invito, non sappiamo se perche' fosse impegnato a Bruxelles o alla bouvette dell'Ars...". Fava sottolinea un dato preoccupante. Anche dopo il febbraio 2015 (quando viene reso nota la notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati per mafia) "non solo Montante continua a frequentare ministri, prefetti e questori che ritengono di non adottare cautele ma addirittura - afferma - il sistema che lo tutela rilancia e viene disposto un aumento del livello di protezione per motivi a noi non noti".